SRI LANKA: IL NUOVO BOIA VA IN CRISI E SI DIMETTE
11 marzo 2014: il Commissario Generale delle Prigioni ha reso noto che gli sforzi dello Sri Lanka di abbreviare i tempi di attesa dell’esecuzione per i prigionieri del braccio della morte è fallito dopo che il boia selezionato per il lavoro è andato in crisi nel vedere la forca per la prima volta e ha rinunciato all’incarico.
Dopo una ricerca di un boia durata tre anni, l’amministrazione penitenziaria dello Sri Lanka aveva nominato l'ultimo boia una settimana prima.
Aveva fissato una settimana di formazione sul posto di lavoro, ma dopo aver visto la forca l’uomo ha avuto delle difficoltà e si è dimesso dall’incarico, ha detto alla Reuters il Commissario Generale delle Prigioni Chandrarathna Pallegama.
Il Dipartimento delle prigioni ha cominciato a condurre interviste nell’agosto 2012 per selezionare un boia e un assistente tra 178 candidati idonei che avevano presentato domanda per il posto.
Il Dipartimento ha reclutato due boia, scelti tra i candidati preselezionati, fornendo loro una formazione specifica di 14 giorni nel 2013. Tuttavia, i due reclutati non sono riusciti a dimostrarsi adatti per il lavoro e il Dipartimento ha reclutato il terzo dalla lista dei candidati qualificati.
Il Commissario delle Prigioni ha detto alla Reuters che la prossima volta mostrerà il patibolo alle nuove reclute prima di dare loro una formazione di base.
La legge dello Sri Lanka prevede la pena di morte, anche se non è stata mai eseguita dal 1976.
Sono oltre 1.200 i condannati a morte che languono nelle carceri in attesa di esecuzione o di una decisione definitiva per la commutazione della pena. Alcuni prigionieri nel braccio della morte hanno trascorso più di 15 anni in attesa che le loro sentenze fossero eseguite. (Fonti: colombopage.com, 11/03/2014)
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