BAHRAIN: MANIFESTANTE CONDANNATO A MORTE PER L’OMICIDIO DI UN POLIZIOTTO
19 febbraio 2014: un tribunale del Bahrain ha condannato a morte un manifestante e altri sei all’ergastolo dopo averli riconosciuti colpevoli dell’omicidio di un poliziotto, avvenuto un anno fa, ha reso noto una fonte giudiziaria.
Altri due manifestanti sono stati condannati a cinque e sei anni di carcere rispettivamente, su accuse simili.
L'agente, Mohammad Atef, morì il 14 febbraio 2013, dopo essere stato colpito da una bomba incendiaria durante gli scontri con dei manifestanti, in un villaggio vicino alla capitale.
Oltre ad uccidere il poliziotto, i nove imputati sono stati anche riconosciuti colpevoli di aver preso parte ad una "protesta non autorizzata".
Le condanne a morte sono generalmente commutate in ergastolo - 25 anni - nel Regno.
Decine di attivisti sono stati processati per gli scontri verificatisi in Bahrain durante le proteste di metà febbraio 2011.
L'anno scorso le autorità hanno aumentato le pene dei condannati per atti di violenza, introducendo la pena di morte o l’ergastolo per chi provoca morti o feriti. (Fonti: AFP, 19/02/2014)
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