CINA: CORTE SUPREMA CHIEDE ESECUZIONI SOSPESE PER DUE ANNI
24 maggio 2011: la Corte Suprema del Popolo (CSP) cinese ha chiesto ai tribunali del Paese di sospendere per due anni le condanne a morte pronunciate, a meno che una immediata esecuzione del condannato non venga ritenuta necessaria.
La CSP ha stabilito, nel rapporto annuale sull’attività dei tribunali del Popolo, che la pena capitale debba esser applicata solo “ad un numero molto limitato”di criminali che hanno commesso “crimini estremamente gravi”.
In base alla politica della “giustizia temperata dalla clemenza”, le sospensioni delle condanne a morte dovrebbero essere concesse per quanto consentito dalla legge, ha detto la Corte.
I Tribunali del Popolo – è scritto nel Rapporto – hanno dimostrato, nell’uso della pena di morte, rispetto della vita, che costituisce il più basilare diritto umano.
“Il Rapporto dimostra che la Cina è sempre più cauta nell’uso della pena di morte”, ha detto Wang Sixin, docente di diritto presso l’Università della Comunicazione della Cina, il 24 maggio al Global Times.
Ci si attende ora che la Corte Suprema introduca presto delle linee-guida unificate sull’uso della pena capitale nel Paese. (Fonti: Xinhua, Global Times, 24/05/2011)
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