CALIFORNIA (USA): CORTE SUPREMA FERMA INIEZIONE LETALE
28 settembre 2010: La Corte Suprema della California, all’unanimità, ha rifiutato di convalidare in extremis il nuovo protocollo dell’iniezione letale della Stato, rendendo così praticamente impossibile che Albert Greenwood Brown, un nero di 56 anni condannato a morte per aver stuprato ed ucciso una ragazza nel 1982, possa essere giustiziato il 30 sera.
L’amministrazione penitenziaria chiedeva che il nuovo protocollo venisse dichiarato “in vigore” dalle 19 del 30 settembre, in modo da poter procedere con l’esecuzione di Brown fissata per le 21 della stessa sera. In mattinata il giudice Fogel aveva concesso a Brown un rinvio di 2 giorni, e per aggirare questo rinvio l’amministrazione penitenziaria ha tentato di forzare i tempi chiedendo l’intervento della Corte Suprema, che però ha rifiutato di intervenire.
L’amministrazione penitenziaria ha già annunciato che contro la decisione di Fogel sta presentando ricorso alla Corte d’Appello del 9° Circuito, e potrebbe presentarlo alla Corte Suprema degli Stati Uniti. Ma intanto con la decisione odierna, contro la quale l’amministrazione penitenziaria non può presentare ricorso, l’esecuzione non potrebbe comunque avvenire prima di venerdì 1° ottobre, che è però anche la data di scadenza dell’unica dose di Sodio Tiopentale, uno dei 3 farmaci utilizzati nel protocollo californiano. Come è noto, in tutti gli Stati Uniti si sta registrando la carenza di Sodio Tiopentale, prodotto da una sola casa farmaceutica, e se la dose in possesso della California sarà lasciata scadere, come a questo punto è molto probabile, una nuova dose non sarà reperibile prima di diversi mesi. (Fonti: San Francisco Chronicle, 28/09/2010)
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