“Questo voto ha richiesto coraggio, poiché i parlamentari hanno votato a favore dell’abolizione della pena capitale pur sapendo che il proprio elettorato vorrebbe mantenerla”, ha aggiunto.
Di parere diverso la deputata Catherine Mabobori, che motivando la propria astensione ha dichiarato che “Sfortunatamente questa legge rappresenta un passo indietro poiché rende l’omosessualità un reato penale, mentre finora l’atteggiamento è stato di tolleranza”.
“Come saremo in grado di lottare contro l’AIDS se d’ora in poi gli omosessuali dovranno nascondersi?”, si è chiesto un attivista della Associazione per il Rispetto dei Diritti degli Omosessuali (ARDHO).
L’abolizione della pena di morte è una delle condizioni stabilite dalle Nazioni Unite per la creazione di una Commissione per la verità e la riconciliazione e di un tribunale speciale.
Il Burundi cerca di uscire da una guerra civile che dal 1993 ha causato la morte di almeno 300.000 persone.
E' dal 2000 che non si registrano esecuzioni nel paese.
Estensore del testo approvato, Kiganahe ha detto che la nuova legislazione, composta da 620 articoli, inoltre “introduce delle misure per la protezione di donne e bambini da ogni forma di violenza, in particolare quella di natura sessuale”.
“Viene anche punita la tortura, pratica che le leggi del Burundi non avevano finora sanzionato”.
La nuova legge prevede per il reato di tortura pene detentive da 10 anni all’ergastolo, mentre per lo stupro da 20 anni all’ergastolo.