CINA: TANGENTI, DUE ALTI FUNZIONARI CONDANNATI A MORTE
20 novembre 2008: due alti funzionari cinesi sono stati condannati a morte nella provincia dell’Hunan per tangenti.
Il primo, Li Dalun, 58 anni, ex segretario del Comitato municipale di Chenzhou del Partito Comunista cinese, è stato condannato a morte con pena sospesa per due anni.
Avrebbe preso tangenti in cambio di promozioni, contratti, concessioni minerarie e altro, tra febbraio 1999 e maggio 2006, rende noto il Tribunale Intermedio del Popolo di Changsha.
Le tangenti intascate da Li e da sua moglie ammonterebbero a più di 14 milioni di yuan (2,1 milioni di dollari), inoltre Li non ha saputo spiegare la provenienza di altri 18 milioni di yuan.
Avendo confessato tangenti che la magistratura non aveva scoperto e restituito tutti i soldi, i giudici hanno concesso a Li i due anni di sospensione.
Sua moglie, ex funzionaria del bureau per il lavoro e la sicurezza sociale di Chenzhou, è stata condannata a 10 anni di carcere.
Il secondo dei condannati a morte, Zeng Jinchun, 61 anni, ex funzionario del Partito Comunista cinese nella provincia dell’Hunan, è stato riconosciuto colpevole di aver preso 31,52 milioni di yuan sotto forma di tangenti, tra il 1997 e settembre 2006.
Anche in questo caso la condanna capitale è stata emessa dal Tribunale Intermedio del Popolo di Changsha.
Ex segretario della Commissione municipale a Chenzhou per le Ispezioni Disciplinari, l’uomo avrebbe preso i soldi in cambio di promozioni, contratti e concessioni di licenze.
Inoltre Zeng, che ha ricoperto anche la carica di vice segretario a Chenzhou del Comitato Municipale del Partito, non ha saputo spiegare la provenienza di altri 9,53 milioni di yuan.
Sua moglie e i suoi due figli sono attualmente indagati. (Fonti: Xinhua, 20/11/2008)
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