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Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad |
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IRAN. DOGANIERE IMPICCATO, ALTRI TRE CONDANNATI A MORTE PER CORRUZIONE
29 gennaio 2008: un impiegato della dogana dell’aeroporto Mehrabad di Teheran è stato giustiziato per corruzione, mentre altri tre colleghi sono stati condannati a morte con la stessa accusa, rende noto la magistratura iraniana.
Le quattro condanne a morte - sono state emesse per “corruzione e altri reati di natura economica”, – ha dichiarato il portavoce della magistratura Alireza Jamshidi, aggiungendo di non sapere se l’esecuzione per questo tipo di reati abbia precedenti nella Repubblica Islamica.
“Hanno preso una tangente di più di 10 miliardi di rials (circa 1,07 milioni di dollari)”, ha continuato Jamshidi, senza però precisare se la somma sia complessiva o relativa a ciascuno dei condannati.
“Mentre per uno di loro la sentenza è stata eseguita, gli altri tre hanno presentato appello, chiedendo la commutazione in ergastolo”, ha detto il Portavoce, ricordando che “Destabilizzare il sistema bancario e monetario, oltre che il cambio della valuta”, è punibile in Iran con la morte.
Lo stesso presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad è giunto al potere nel 2005 promettendo la linea dura contro la corruzione.
Il leader supremo, Ayatollah Ali Khamenei, ha da tempo ordinato alla magistratura di intervenire con forza contro i reati di natura economica. (Fonti: Reuters, 29/01/2008)
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