3 luglio 2007: il movimento per i diritti umani in Botswana sottolinea come le autorità locali siano riluttanti nell’incoraggiare un dibattito pubblico sulla pena di morte e la sua possibile abolizione.
In un rapporto congiunto sulle “impiccagioni sommarie e segrete” nel paese, gli attivisti denunciano come nel processo legato all’esecuzione di una condanna capitale manchi totalmente trasparenza.
“La rapidità con cui le più recenti impiccagioni sono state effettuate gettano dubbi sulla volontà del governo di affrontare in maniera seria la questione. Il sostegno dell’opinione pubblica nei confronti della pena capitale non dovrebbe essere usato da chi ci governa come pretesto per mantenere nella legislazione questa punizione inumana”.
Gli attivisti criticano infine le autorità per non fornire informazioni circa le date delle esecuzioni, non consentendo così un ultimo incontro tra i condannati a morte e le rispettive famiglie. (Fonti: AllAfrica.com, 03/07/2007)