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Marco Pannella alla Marcia di Pasqua |
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MORATORIA. PANNELLA, SCIOPERO DELLA FAME A OLTRANZA
14 aprile 2007: "ORMAI, DOPO 14 ANNI DI UMILE MA DETERMINATA, CONTINUA LOTTA RADICALE, CREDO SIA DIVENUTO URGENTE, INDILAZIONABILE, NECESSARIO PASSARE ALLA FORMA DI UNA GRANDE INIZIATIVA NONVIOLENTA AD OLTRANZA”, ha annunciato Marco Pannella, europarlamentare radicale e presidente di Nessuno Tocchi Caino.
”A questo punto – continua Pannella - per quanto mi riguarda la inizierò da lunedì prossimo (16 aprile) con l’obiettivo di salvaguardare, sia pure in extremis, il rispetto dei deliberati del Parlamento italiano e di quelli adottati con straordinaria urgenza e straordinario consenso dal Parlamento europeo.
Spero che con questo aiuto si possa finalmente riuscire ad informare il Governo che sta per avere e, ahinoi, darci una pessima desolante “sorpresa”. Questo per non avere mai dedicato finora neppure un inizio di vero dibattito su necessità e modalità di raggiungere almeno quest’anno l’obiettivo sempre “rinviato” dal 1995 ad oggi, malgrado le sollecitazioni, le perplessità e il dissenso di Emma Bonino. Si sta per arrivare al Consiglio Affari Generali dell’UE del 23 aprile, a Bruxelles – così come il ministro D’Alema ha voluto -, su una linea che matematicamente renderà pressoché impossibile il realizzarsi dell’obiettivo perseguito, cioè la presentazione a votazione della Risoluzione alla Assemblea Generale in corso.
Finalmente oggi constatiamo che la stampa dà uno spazio informativo e perlopiù appoggia l’obiettivo della mobilitazione politica su questo tema. Ma senza una adeguata conoscenza e informazione non si è in condizioni di difendere il necessario per ottenerlo.
E’ indubbio, infatti, che oggi non per la prima volta il presidente del Consiglio, sia intervenutio, lui, direttamente su Angela Merkel, come in passato sul Presidente Sudafricano e nella conferenza di Addis Abeba aveva già fatto. L’obiettivo non è, infatti, quello di avere un generico riconoscimento e adesioni di principio all’abolizione della pena di morte, ma quello di ottenere il voto della relativa risoluzione nella assemblea generale “ATTUALMENTE IN CORSO”.Dato atto di ciò al Presidente Prodi, dobbiamo insistere nell’imputare all’azione governativa nel suo insieme, ritardi ed errori, che parlamenti, forze politiche e noi radicali avevamo reiteratamente criticato”, conclude il leader radicale. (Fonti: Radicali.it, 14/04/2007)
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