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Emma Bonino davanti allo striscione che ha aperto la Marcia di Pasqua |
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PENA DI MORTE. BONINO, HO ESPRESSO DISSENSO SU DECISIONE CDM
13 aprile 2007: Emma Bonino dice a Radio Radicale di aver espresso 'perplessita' e dissenso' sulla decisione presa al Consiglio dei Ministri di 'rinviare al 24 aprile', quindi dopo il Consiglio degli Affari Generali a Bruxelles, una presa di posizione del governo nel suo complesso sull'iniziativa circa la moratoria Onu della pena di morte, affidando intanto al ministro degli Esteri Massimo D'Alema il mandato di illustrare ai partner europei la proposta italiana su questo argomento.
Il Ministro delle Politiche europee spiega di aver chiesto nel suo primo intervento al Cdm di assumere subito 'una posizione del governo italiano che considerasse auspicabile ma non vincolante l'adesione di tutti i paesi membri dell'Unione alla proposta di moratoria delle esecuzioni capitali'. 'Ho posto questa mattina, fuori sacco, perche' non era all'ordine del giorno - spiega Bonino - il tema del comportamento che il governo intende tenere per quanto riguarda la moratoria sulla pena di morte in questa Assemblea generale delle Nazioni Unite, come previsto dal mandato del Parlamento italiano, di quello europeo e dalle mille e mille adesioni giunte in questi mesi'.
'Ho posto questo tema con una certa forza - aggiunge il ministro radicale - perche' ritengo che al Consiglio degli Affari generali a Bruxelles e' opportuno che l'Italia dica che non intende, come dice appunto il mandato del Parlamento italiano, vincolarsi ad una presunta unanimita' che peraltro in Europa non c'e' quasi mai. Serviva insomma, ho detto, una posizione del governo italiano che considerasse auspicabile ma non vincolante l'adesione di tutti i paesi membri dell'Unione alla proposta di moratoria delle esecuzioni capitali'.
'Questo perche' - osserva - anche alla luce della importante adesione del Sudafrica, che si e' detto disponibile a co-sponsorizzare la proposta di risoluzione - e' importante non ripararsi dietro al consenso europeo'.
'Alla fine, su proposta del ministro Rutelli - racconta Bonino - si e' deciso che il governo nel suo complesso valutera' il da farsi al prossimo Consiglio dei ministri gia' convocato per il 24 aprile, subito dopo il dibattito a Bruxelles. Io, che ritengo sarebbe stato utile rendere esplicita la nostra determinazione a procedere comunque in questa grande battaglia di civilta', ho espresso le mie perplessita' e il mio dissenso in un secondo intervento, perche' penso sarebbe stato utile sia alla campagna che agli stessi colleghi europei misurarsi di fronte ad una posizione determinata del governo italiano'.
'Si tratta di continuare a lottare per rafforzare una volonta' e per non consentire un rinvio a settembre che rischia di essere un rinvio sine die. Condurre questa battaglia e' davvero una responsabilita' storica che il nostro governo si puo' assumere, avendo tutti i sostegni e i mandati possibili, non solo in Italia. E' una volonta' - conclude Bonino - che va strappata e che mi pare, ad oggi, ancora non ci sia'. (Fonti: Ansa, 13/04/2007)
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