ITALIA. D’ELIA: GRAVE SOLO ORA CHIARIMENTO D’ALEMA
26 ottobre 2006: si è svolta oggi alla Commissione esteri della Camera una riunione informale tra il suo ufficio di presidenza e il Ministro degli Esteri D’Alema. Nel corso della riunione il Ministro D’Alema ha affermato essere stato un errore che il Governo abbia accettato a luglio il dispositivo della mozione approvata all’unanimità dalla Camera che lo impegnava a presentare all’Assemblea Generale in corso, in “consultazione” con l’Unione europea, una proposta di risoluzione per la moratoria universale delle esecuzioni capitali. Il Ministro ha ribadito che le sue linee di politica estera non gli consentono di prendere iniziative al di fuori della “concertazione” con l’Unione europea. Nel merito della questione il Ministro ha informato la Commissione che ad ora l’Inghilterra non è ancora disponibile a firmare neppure la dichiarazione contro la pena di morte sulla quale nei giorni scorsi era stato invece raggiunto un accordo nell’UE.
Sergio D’Elia, segretario di Nessuno tocchi Caino e deputato della Rosa nel Pugno ed Elisabetta Zamparutti, tesoriere hanno dichiarato: “E’ grave che questo chiarimento sia avvenuto a tre mesi dall’approvazione della mozione alla Camera dei Deputati. A questo punto non ci sono più i tempi per presentare e far approvare una risoluzione all’Assemblea Generale in corso a New York come pure il vincolo assoluto del consenso unanime dell’UE rischia di tramutarsi nella impossibilità anche futura per il nostro Paese di portare a compimento la battaglia ultradecennale di Nessuno tocchi Caino e del Partito Radicale. Occorre uscire dal vincolo e dal limite europeo e costruire una Coalizione mondiale di paesi rappresentativi di tutti i continenti per la presentazione della risoluzione alla prossima Assemblea Generale.” (Fonti: NtC, 26/10/2006)
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