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Patrizia Sentinelli, Vice Ministro degli Affari Esteri |
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ITALIA. SENTINELLI: SULLA MORATORIA IL GOVERNO RISPETTI IL PARLAMENTO
22 ottobre 2006: sulla decisione del Governo relativa alla moratoria delle esecuzioni capitali, il Vice Ministro degli Esteri Patrizia Sentinelli chiede a Palazzo Chigi di ritornare sulle posizioni espresse e di rispettare la volontà del Parlamento. Il 19 ottobre la Commissione affari Esteri della Camera ha impegnato il Governo a presentare all’Assemblea Generale dell’ONU in corso una proposta di risoluzione per la moratoria universale delle esecuzioni capitali in vista dell’abolizione definitiva.
“Siamo davanti a una risoluzione del Parlamento, che non esprime raccomandazioni né fa pressioni, ma dà disposizioni che il governo è tenuto a osservare: una mozione del Parlamento, come avvenuto in questo caso, è un atto formale e richiede una linea di attuazione coerente, anche quando significa assumere posizioni delicate in ambito internazionale. Per questo non possiamo fare a meno di portare la risoluzione al Palazzo di Vetro”, ha dichiarato la Sentinelli. “Certamente non condivido la linea adottata dall’esecutivo, che ritengo grave dal momento che non garantisce attuazione a una precisa delibera del Parlamento. Ma mi auguro anche che il governo voglia riconsiderare le proprie posizioni nei prossimi giorni”.
”Rispetto alle dichiarazioni rese dalla Farnesina il 20 luglio, devo chiarire che non sono stata chiamata in causa su questa comunicazione e neppure sono stata informata. Ho preso atto di quanto avvenuto ma ne prendo anche le distanze. Nel comunicato, tra l’altro, si dice che la risoluzione verrà ripresentata nel 2007, ma a questo punto mi chiedo con quali strumenti il governo abbia intenzione di intervenire”. “Il calcolo dei voti – conclude il Vice Ministro degli Esteri - suggerisce che ci sarebbero state buone possibilità di vittoria al Palazzo di Vetro e comunque la stessa società civile, fra cui le associazioni che, come Nessuno tocchi Caino, si battono per l’abolizione della pena capitale, ci invita ad assumere precise responsabilità". (Fonti: Lettera 22, 22/10/2006)
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