USA. CORTE SUPREMA, AMMISSIBILI RICORSI CONTRO INIEZIONE LETALE
12 giugno 2006: la Corte Suprema degli Stati Uniti ha riconosciuto ai condannati a morte il diritto di presentare appelli per sfidare la legittimita' dell'iniezione letale.
La decisione della Corte giunge nel caso di Clarence Hill, 47 anni, condannato a morte nel 1983 in Florida per l'uccisione di un poliziotto durante una rapina in banca.
L’esecuzione di Hill fu bloccata lo scorso gennaio dalla Corte Suprema quando il condannato gia' aveva gli aghi inseriti nelle vene.
La Corte non ha spiegato se ricorrere all'iniezione letale violi la Costituzione degli Stati Uniti, anche se ha comunque riconosciuto a Hill il diritto di contestare l’iniezione stessa.
La sentenza era attesa negli Usa, nell'ambito del dibattito sulle iniezioni, che da piu' parti sono state giudicate un metodo ''crudele ed inusuale'' di amministrare la giustizia e per questo incostituzionali.
Con ogni probabilita', la decisione dei giudici di Washington aprirà ora la strada a una battaglia legale su scala nazionale. (Fonti: ANSA, ASCA-AFP, 12/06/2006)
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