ROMA: 12 DICEMBRE PRESIDIO CONTRO KHAMENEI
7 dicembre 2024: E’ prevista per giovedì 12 dicembre a Roma la presentazione dell’autobiografia dell’ayatollah Khamenei. L’associazione Ponte Atlantico rivolge un appello a tutti i partiti democratici: “Manifestiamo civilmente all’esterno dell’evento, con le donne iraniane di Woman Life Freedom Europa”. Giovedì 12 dicembre, alle 17, presso il Centro congressi di via Cavour 50, è prevista la presentazione dell’autobiografia di Alì Khamenei, la “Guida suprema” della Repubblica Islamica dell’Iran, dal titolo “Cella n.14 – I semi della rivoluzione”. Presenteranno il libro i professori Franco Cardini e Demetrio Giordani, unitamente al giornalista Giorgio Bianchi. “E’ davvero vergognoso che si pubblicizzi un libro di questo sanguinario tiranno – afferma Alessandro Litta Modignani, coordinatore dell’associazione liberale “Ponte Atlantico” – La Repubblica islamica è un regime totalitario, da 45 anni in guerra contro lo stesso popolo iraniano. Si tratta di una teocrazia fondata sull’apartheid di genere nei confronti delle donne, sottomesse con l’imposizione obbligatoria del velo; che pratica sistematicamente la tortura nei confronti degli oppositori; che vanta il maggior numero di esecuzioni capitali al mondo, in rapporto alla popolazione; che fomenta la guerra in tutto il Medio Oriente, direttamente e attraverso le sue varie diramazioni libanesi, palestinesi e yemenite. “La Repubblica islamica dell’Iran – aggiunge Litta - organizza da decenni il terrorismo internazionale attraverso il famigerato Corpo dei Guardiani della Rivoluzione (IRGC) e altri organismi di regime, e fornisce regolarmente alla Russia di Putin i droni con cui perpetrare stragi quotidiane di civili nelle città ucraine. “Per questi e molti altri motivi – conclude Litta – giovedì prossimo dalle 16.00 saremo a Roma in via Cavour, per manifestare vibratamente il nostro sdegno contro questa scandalosa iniziativa di propaganda del regime degli ayatollah. Saremo al fianco dell’associazione iraniana Woman Life Freedom Europa, che promuove con noi il presidio, e ci appelliamo a tutti i partiti democratici e ai movimenti della società civile – in particolare al movimento femminista – per non lasciare sole le donne e i dissidenti iraniani in questa occasione”.
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