TRANTINO. NESSUNO TOCCHI CAINO RICORDA UN UOMO D’ALTRI TEMPI IMPEGNATO IN PRIMA LINEA NELLA LOTTA CONTRO LA PENA DI MORTE
5 dicembre 2024: Roma, 5 dicembre 2024
Sergio D’Elia ed Elisabetta Zamparutti, segretario e tesoriere di Nessuno tocchi Caino, con Rita Bernardini Presidente, Sabrina Renna e Antonio Coniglio del Consiglio Direttivo, ricordano così Enzo Trantino nel giorno della sua dipartita. Nessuno tocchi Caino ricorda oggi Enzo Trantino nella sua veste di Sottosegretario agli Affari Esteri nel 1994 e Vice Presidente della Commissione Esteri della Camera dei Deputati nel 1999 sostenitore della battaglia di Nessuno tocchi Caino per la moratoria universale delle esecuzioni capitali e iscritto per molti anni alla associazione. Pronto ad intervenire anche con atti parlamentari di fronte ai rischi di una ripresa delle esecuzioni, come fu nelle Filippine o di estradizione di cittadini verso regimi come quello cinese e sempre a tutela degli italiani che all’estero rischiavano la pena di morte. In rappresentanza della Camera dei Deputati, accompagnò Sergio D’Elia ed Elisabetta Zamparutti, nella missione che facemmo nel luglio del 1999 in una regione, quella caraibica, dove ostinatamente i governi si opponevano alla proposta tanto ragionevole quanto salvifica di vite umane qual è la moratoria universale delle esecuzioni capitali. Enzo Trantino, uomo, giurista, politico d’altri tempi, infondeva una sorta di timore reverenziale negli incontri istituzionali che avemmo e rendeva possibile rispetto all’obbiettivo che ci eravamo dati, una missione che per altri sarebbe stata impossibile. Il successo dell’approvazione da parte dell’Assemblea Generale dell’ONU della risoluzione pro moratoria nel 2007 è stato anche il frutto di ciò che con Enzo Trantino seminammo in terre lontane, difficili dove la dura legge dell’occhio per occhio ancora prevaleva. Volle venire con noi in quei paesi caraibici che dal ’97 avevano dichiarato di voler denunciare i trattati internazionali in materia di diritti umani che consentono ai condannati a morte ulteriori possibilità di ricorso. Chiedeva con noi ai Capi di Governo e ai Ministri della Giustizia e degli Esteri che incontrammo a Barbados, Santa Lucia, Grenada, Trinidad e Tobago e Giamaica, di sospendere le esecuzioni annunciate; scongiurare la denuncia dei fondamentali trattati a tutela dei diritti umani e di sostenere quantomeno con l’astensione la risoluzione per la moratoria in Assemblea Generale. Amante della vita e del Diritto, con la D maiuscola, non mancava di incontrarci ogni qualvolta andavamo a Catania e di regalarci sempre una positiva energia. Faremo della sua mancanza una sua presenza nella prosecuzione della battaglia di Nessuno tocchi Caino contro la pena di morte, la pena fino alla morte e la morte per pena.
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