VIETNAM: TOP MANAGER CONDANNATA A MORTE PER FRODE
11 aprile 2024: Truong My Lan, 67 anni, la presidente del potente gruppo immobiliare Van Thinh Phat, è stata condannata a morte in Vietnam l’11 aprile 2024 per aver orchestrato una maxi fronde da 12,5 miliardi di dollari attraverso una lunga serie di reati che vanno dall'appropriazione indebita alla corruzione fino alla violazione delle regole bancarie. Si tratta del maggiore caso di frode finanziaria mai avvenuto nel Paese, ha detto il media statale Vietnam Net. Lan avrebbe controllato illegalmente la Saigon Joint Stock Commercial Bank tra il 2012 e il 2022, concedendo 2.500 prestiti a società fantasma e scatole cinesi, pagando tangenti a funzionari governativi corrotti. Le attività di Lan avrebbero comportato perdite per 27 miliardi di dollari alla banca, ha riferito il media statale VnExpress. Il tribunale le ha chiesto di risarcire la banca per 26,9 milioni di dollari. Il verdetto è giunto al termine di un processo show svoltosi a Ho Chi Minh City, che ha catalizzato l'attenzione dell'intero Paese. Un castello di vicende, ricostruite attraverso documenti contenuti in 104 scatoloni dal peso di 4 tonnellate e 2.770 persone chiamate a testimoniare, che "hanno eroso la fiducia della gente nella leadership del Partito comunista e dello Stato", è scritto nella sentenza, verso cui gli avvocati della difesa hanno 15 giorni per presentare appello, nel tentativo di far commutare la pena in ergastolo. Il valore dell'appropriazione di beni è stata stimata nel 3% dell'intero Pil vietnamita del 2022 e i pubblici ministeri, nella ricostruzione del labirintico impero economico messo in piedi, hanno riferito di essere riusciti a far sequestrare oltre 1.000 proprietà da lei possedute. Lan aveva negato le accuse, incolpando i suoi collaboratori. Da ultimo, ha riferito la scorsa settimana di avere "pensieri suicidi", durante le sue osservazioni finali. "Nella mia disperazione, ho pensato alla morte", ha detto, nel resoconto dei media statali. "Sono così arrabbiata per essere stata così stupida da farmi coinvolgere in questo ambiente economico molto feroce, il settore bancario, di cui ho poca conoscenza", ha aggiunto. Il tribunale ha motivato la pena capitale con la gravità del caso, accusando Lan di essere la mente di uno schema di associazione per delinquere capace di usare metodi così sofisticati da rendere impossibile il recupero del denaro, ha riferito VnExpress. L'arresto di Lan è avvenuto a ottobre del 2022 ed è stato tra quelli di più alto profilo, parte di un'iniziativa anticorruzione iniziata nel 2016 che ha avuto un'accelerata dal 2022 colpendo molto in alto. La cosiddetta campagna 'blazing furnace' (fornace ardente) ha toccato le massime sfere della politica vietnamita, con due presidenti e due premier costretti alle dimissioni negli ultimi anni e centinaia di funzionari del Partito comunista colpiti da sanzioni disciplinari o finiti in carcere. Il marito di Lan, l'investitore di Hong Kong Eric Chu Nap-Kee, era tra gli 86 finiti sotto processo per aver presentato false richieste di prestito e di prelevamento alla banca di Saigon. Il quotidiano Thanh Nien ha riferito che 84 imputati coinvolti hanno ricevuto condanne che vanno dalla libertà vigilata per tre anni all'ergastolo. Lan cominciò la sua attività negli anni Ottanta, vendendo cosmetici in un baracchino mobile insieme alla madre. (Fonti: Ansa, 11/04/2024; AP, 11/04/2024)
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