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IRAN - Geda Ali Sabermotlaq |
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IRAN - Due uomini giustiziati a Rasht il 26 novembre
25 novembre 2023: 25/11/2023 - Due uomini giustiziati a Rasht il 26 novembre Il prigioniero politico Geda Ali Saber Motlagh (Ali Saber Motlaq) e Mohsen Sedaghat Secondo IHRS, la mattina di sabato 25 novembre 2023, due prigionieri sono stati giustiziati nella prigione di Lakan a Rasht. Uno di loro era il prigioniero politico GedaAli SaberMotlagh, l’altro un uomo accusato di omicidio di nome Mohsen Sedaghat. Secondo quanto riferito da una fonte vicina alle famiglie dei detenuti del carcere Lakan di Rasht, Ali Saber Motlagh, 62 anni, era un prigioniero politico degli anni '80, detenuto con l'accusa di sostenere l'organizzazione Mojahedin del Popolo (People’s Mojahedin Organization of Iran - PMOI/MEK). Rilasciato dopo diversi anni, era stato nuovamente arrestato nel 2020 con l'accusa di essere coinvolto nell'uccisione di un funzionario della sicurezza del regime iraniano nel 1981. Saber Motlagh ha sempre negato questa accusa. Secondo i rapporti ricevuti da Iran Human Rights Monitor (Iran HRM), Saber Motlagh è stato successivamente sottoposto a prolungate torture e interrogatori da parte di agenti dei servizi segreti e infine condannato a morte. Nel febbraio 2021, per protestare contro il suo arresto arbitrario da parte delle forze di sicurezza, Saber Motlagh ha iniziato uno sciopero della fame durato oltre un mese. Le sue condizioni fisiche si sono gravemente deteriorate, considerando le sue preesistenti condizioni epatiche e renali. Ciononostante, i suoi interrogatori non hanno smesso di fare pressione su di lui. La Resistenza iraniana chiede all'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, al Consiglio delle Nazioni Unite per i diritti umani, alla Commissione internazionale per l'accertamento dei fatti, al Relatore speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani in Iran, nonché alle organizzazioni per i diritti umani di indagare sulle notizie dell'esecuzione e sulle modalità del martirio di Ali Saber e sul luogo della sua sepoltura. Chiede inoltre un'azione urgente per fermare la macchina omicida del regime dei mullah e per salvare le vite dei prigionieri, soprattutto quelli politici. Il silenzio e l'inazione di fronte al principale carnefice, torturatore, terrorista e guerrafondaio del mondo incoraggiano questo regime a continuare e intensificare i suoi crimini contro l'umanità.
https://en.iranhrs.org/lakan-prison-in-rasht-one-political-prisoner-executed/ https://www.ncr-iran.org/en/ncri-statements/statement-iran-resistance/criminal-and-secret-execution-of-ali-saber-political-prisoner-and-supporter-of-the-mek-in-lakan-prison-rasht/ https://iran-hrm.com/2023/11/27/secret-execution-of-political-prisoner-ali-saber-motlagh-in-lakan-prison-rasht/ (Fonte: IHRS)
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