YEMEN: QUATTRO CONDANNATI A MORTE PER IL RAPIMENTO DI OPERATORI MSF
5 ottobre 2023: Un tribunale della provincia yemenita di Hadramout, nel sud-est del Paese, il 3 ottobre 2023 ha condannato a morte quattro yemeniti per il rapimento di operatori umanitari internazionali, avvenuto lo scorso anno. Il Tribunale Speciale di Primo grado per il Terrorismo e la Sicurezza dello Stato della città portuale di Al-Mukalla, capoluogo dell’Hadramout, ha riconosciuto colpevoli Mohammed Ali Al-Harethi, Ali Ghaled Al-Salehi, Abdul Rahman Ali Al-Salehi e Shehab Abdullah Al-Salehi del rapimento di due dipendenti dell'organizzazione umanitaria internazionale Medici Senza Frontiere (MSF), ordinando che l’esecuzione avvenga mediante fucilazione o decapitazione. Altri cinque imputati sono stati assolti nello stesso caso. Nel marzo 2022, uomini armati ritenuti militanti di Al-Qaeda intercettarono un veicolo che trasportava un cittadino tedesco e uno messicano nella provincia di Hadramout, tra Al-Aber e Al-Khasha. Sei mesi dopo, le forze di sicurezza yemenite fecero irruzione nel nascondiglio del gruppo liberando i due ostaggi e arrestando i rapitori. Negli ultimi tre anni, Al-Qaeda nella penisola arabica, o AQAP, con base nello Yemen, e altri gruppi armati, hanno ucciso e rapito numerosi operatori umanitari internazionali in tutto il Paese. Ad agosto, MSF ha affermato che due dei suoi dipendenti stranieri sono stati rapiti nella provincia centrale di Marib, non lontano da dove erano stati rapiti i loro colleghi nel 2022. L’ufficio yemenita dell’organizzazione ha rifiutato di condividere con Arab News qualsiasi informazione sulla situazione dei due lavoratori o sull’identità dei rapitori, affermando che “sta ancora lavorando per il ritorno sicuro dei colleghi”. (Fonti: Arab News, 04/10/2023)
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