LAOS: IL GOVERNO VUOLE AGGIORNARE LE PROCEDURE DELLA PENA CAPITALE
11 luglio 2023: Sono più di 500 i detenuti condannati a morte in Laos – alcuni più di un decennio fa – ma il sistema legale disfunzionale del Paese e le procedure carcerarie poco chiare hanno lasciato i prigionieri a languire per anni, ha affermato il 6 luglio 2023 il ministro della pubblica sicurezza del Laos. Molti dei detenuti sono stati condannati per reati legati alla droga e le loro condanne sono state ridotte all'ergastolo, ha detto ai parlamentari il tenente generale Vilay Lakhamfong, capo del ministero della Pubblica sicurezza e vice primo ministro, durante una sessione dell'Assemblea Nazionale. Le autorità hanno persino rilasciato alcuni detenuti che erano stati originariamente condannati a morte, il che – secondo Lakhamfong - non ha aiutato il Laos a fare progressi nella lotta alla produzione illecita di droghe, al traffico e alle relative attività criminali. "Le leggi laotiane non chiariscono dove e come giustiziarli, se usare la fucilazione o l’iniezione letale", ha detto Lakhamfong ai deputati. Le organizzazioni internazionali si oppongono a entrambi i metodi di esecuzione, ha affermato, aggiungendo che circa il 90% delle condanne a morte nel Laos sono legate alla droga. “Non vogliono che lo facciamo; quindi dobbiamo tenerli in prigione e condannarli all'ergastolo”, ha detto Lakhamfong. Il Laos non ha ufficialmente abolito la pena di morte, sebbene l'ultima esecuzione nota, praticata mediante fucilazione, risalga al 1989, secondo la World Coalition Against the Death Penalty. In passato, le autorità non hanno mai rivelato il numero dei prigionieri messi a morte, i crimini che avevano commesso o i luoghi delle esecuzioni. Ora il governo e gli organi legali coinvolti nella stesura delle leggi stanno aggiornando le procedure di condanna a morte e dovrebbero completare il loro lavoro entro la fine dell'anno, ha affermato Lakhamfong. (Fonte: RFA, 07/07/2023)
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