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Il governatore della California Gary Newsom |
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PER LE PRIGIONI DELLA CALIFORNIA UNA RIFORMA NORVEGESE
1 aprile 2023: Valerio Fioravanti su Il Riformista del 31 marzo 2023 Questa è la terza volta in poche settimane che da questa pagina vi parliamo del governatore “liberal” della California Gary Newsom. Prima vi abbiamo detto che sta trasferendo tutti i 671 detenuti dal più popoloso braccio della morte degli Stati Uniti a carceri “normali”, poi che ha posto il veto alla libertà condizionale per Sirhan Sirhan, l’uomo che nel 1968 uccise Kennedy Jr., e ora ne riparliamo perché ha annunciato una riforma penitenziaria “sul modello norvegese”. Newsom sembra finto, nel senso buono del termine. È un uomo bianco, alto, decisamente bello, socio in affari con la famiglia Getty, titolare di una serie di ristoranti, alberghi, wine bar et similia che nel complesso impiegano oltre 700 persone, una dichiarazione dei redditi a 6 zeri. E’ in politica apparentemente da sempre, visto che all’età di 55 anni è già stato per 7 anni consigliere comunale, per altri 7 sindaco di San Francisco, per 8 vicegovernatore, per 4 governatore, ed essendo appena stato rieletto, lo sarà anche per i prossimi 4. Sposato 2 volte, 4 figli, laurea in scienze politiche in una università dei gesuiti (Santa Clara University) grazie a una borsa di studio per meriti sportivi (baseball), e un semestre universitario trascorso come “visiting student” a Roma. Nella sua biografia c’è anche scritto che all’inizio del percorso scolastico aveva dovuto affrontare “gravi problemi di dislessia”. Secondo me non è vero, ce l’hanno messo solo per renderlo più umano. Comunque sia, il 17 marzo, all’interno del penitenziario di San Quintino (da non confondere con Alcatraz, che si trova su un’isola nella baia di San Francisco, prigione già chiusa dal 1963, oggi meta di turisti), ha tenuto una conferenza stampa in cui ha annunciato “una radicale riforma della politica carceraria californiana, ispirata al modello norvegese, che sarà fortemente improntata alla riabilitazione”. Ora, i giornalisti americani non hanno le idee molto chiare su cosa sia il “modello norvegese”. Noi sappiamo che in Norvegia l’ergastolo non esiste, e quel pazzo di Breivik, che nel 2011 uccise 77 giovani legati al partito laburista, è stato condannato alla pena massima prevista in quella nazione: 21 anni. Condanna confermata in Cassazione, e Breivik ha già depositato le sue prime istanze di scarcerazione anticipata, per il momento respinte perché, il giovane continuando a ritenersi “il salvatore del cristianesimo”, non sembra ancora pronto per essere reinserito nella società. Per i giornalisti americani invece il “modello norvegese” è caratterizzato da “carceri di massima sicurezza dove le celle sembrano stanze per studenti, con sedie, scrivanie, persino televisori, e i detenuti hanno accesso alla cucina e attività come il basket”. Questa descrizione un po’ superficiale sembra attribuire molta importanza al televisore, o forse alla cucina, non è chiaro. Newsom però sembra aver intuito qualcosa di più, visto che in conferenza stampa ha notato: “La Norvegia ha un bassissimo tasso di recidiva”. E con questo in mente ha riepilogato la sua idea: sto creando un Modello Californiano, un nuovo modello per la sicurezza e la giustizia che sarà di esempio per l’intera nazione. “Annuncio che la prigione statale di San Quentin – la prigione più antica e famosa della California e sede del più grande braccio della morte negli Stati Uniti – sarà trasformata da un carcere di massima sicurezza in una struttura unica nel suo genere incentrata sul miglioramento della sicurezza pubblica attraverso la riabilitazione e l’istruzione. Il carcere, che sarà ribattezzato ‘Centro di riabilitazione di San Quentin’, sarà trasformato sotto la direzione di un gruppo consultivo composto da esperti statali e di fama mondiale in riabilitazione e sicurezza pubblica, con la partecipazione di persone sopravvissute al crimine, ex detenuti, e funzionari penitenziari. Lo sforzo storico di San Quentin, mai portato avanti su questa scala negli Stati Uniti, servirà come modello nazionale per promuovere un sistema giudiziario più efficace che costruisca comunità più sicure. La California sta trasformando San Quentin – la prigione più famosa dello stato con un passato oscuro – nella struttura di riabilitazione più innovativa della nazione, focalizzata sulla costruzione di un futuro più luminoso e più sicuro”. Rimane l’enorme problema di migliaia di detenuti californiani condannati all’ergastolo: secondo un recente studio del Public Policy Institute, sarebbero circa 33.000. Speriamo che Newsom si ricordi che il “modello norvegese” prevede soprattutto pene “ragionevoli”.
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