PAKISTAN: SEI DIPENDENTI CONDANNATI A MORTE PER L’OMICIDIO DI UN MANAGER CHE ACCUSAVANO DI BLASFEMIA
20 aprile 2022: Un tribunale pakistano il 18 aprile 2022 ha condannato sei persone a morte e altre nove all'ergastolo per il loro ruolo nell'uccisione lo scorso anno di un dirigente di fabbrica dello Sri Lanka, accusato dai lavoratori di aver commesso blasfemia, ha detto un avvocato difensore. I sei uomini condannati a morte sono stati riconosciuti colpevoli di omicidio in un caso che ha indignato molti cittadini pakistani. Altri 73 imputati sono stati condannati a pene detentive da due a cinque anni dal tribunale antiterrorismo per aver svolto un ruolo nell'uccisione di Priyantha Kumara. Kumara fu ucciso lo scorso dicembre dai lavoratori di una fabbrica di attrezzature sportive nel distretto orientale pakistano di Sialkot. L'avvocato difensore Israr Ullah ha detto che il giudice ha annunciato i verdetti dopo aver concluso il processo in un carcere di Lahore, la capitale della provincia orientale del Punjab. L'uccisione di Kumara attirò l'attenzione a livello nazionale, con richieste da parte di molti cittadini di impiccagioni pubbliche per i responsabili. Kumara fu inizialmente picchiato all'interno della fabbrica dai suoi colleghi pakistani, che lo avevano accusato di aver profanato manifesti su cui era scritto il nome del profeta Maometto. Il suo corpo fu poi trascinato fuori dalla fabbrica e bruciato da una folla inferocita. Sono stati in totale 89 gli imputati processati per l'uccisione di Kumara e uno di loro è stato assolto. Nel Pakistan conservatore, una semplice accusa di blasfemia può provocare aggressioni di massa. La legge del Paese prevede la pena di morte per chiunque sia ritenuto colpevole di blasfemia. Il governo pakistano è da tempo sotto pressione affinché cambi le leggi sulla blasfemia, un cambiamento cui gli islamisti si oppongono fortemente. (Source: AP, 18/04/2022)
|