ARABIA SAUDITA: ABOLITA LA CONDANNA ALLE FRUSTATE
26 aprile 2020: L'Arabia Saudita ha abolito le frustate come forma di punizione, ha annunciato il 25 aprile 2020 la Corte Suprema del Paese. La Corte Suprema ha affermato che i "progressi sui diritti umani" fanno parte delle riforme promosse dal Re Salman Bin Abdul Aziz e da suo figlio, sovrano di fatto del Regno, il Principe ereditario Mohammed bin Salman (MBS). Le fustigazioni a seguito di condanne giudiziarie in Arabia Saudita – che a volte arrivano fino a centinaia di frustate - hanno attirato da tempo condanne da parte dei gruppi per i diritti umani. Gli attivisti per i diritti umani affermano tuttavia che le riforme legali supervisionate da MBS non hanno allentato la repressione contro il dissenso nel regno conservatore, praticata anche per mezzo della pena di morte. La Corte Suprema saudita ha affermato che quest’ultima riforma ha lo scopo di "allineare il Regno alle norme internazionali sui diritti umani contro le punizioni corporali". In precedenza i tribunali potevano ordinare le frustate per i colpevoli di reati che andavano dal sesso extraconiugale e il disturbo della quiete pubblica fino all'omicidio. I giudici dovranno da ora scegliere tra multe, pene detentive o alternative non detentive come il servizio presso comunità, ha affermato la Corte in una dichiarazione vista dall'AFP il 25 aprile. Aliaa Abutayah, attivista politica saudita con base a Londra e leader dell'opposizione, ha detto ad Al Jazeera che quest’ultimo cambiamento del codice penale da parte del governo saudita è un "cambiamento molto piccolo". "Se il governo saudita prendesse sul serio le riforme, dovrebbe iniziare a rilasciare tutti i prigionieri politici e gli attivisti per i diritti umani che detiene da anni nelle sue prigioni", ha detto. "Il governo dovrebbe anche abolire la pena di morte, inclusa la pratica di giustiziare minorenni", ha aggiunto. (Fonti: aljazeera.com, 25/04/2020)
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