LOUISIANA (USA): PATTEGGIA E VIENE SCARCERATO DOPO 42 ANNI
24 ottobre 2019: Elvis Brooks, 62 anni, nero, è stato scarcerato il 16 ottobre 2019 dopo 42 anni. Brooks era stato condannato all’ergastolo nel 1977 dopo che la pubblica accusa aveva chiesto per lui la pena di morte. Il processo era durato solo 1 giorno. Era accusato di aver ucciso, il 1° luglio 1977, nel corso di una rapina in un locale pubblico, un cliente, Cecil Lloyd. Brooks si è sempre dichiarato innocente. Il 15 ottobre il giudice Dennis Waldron aveva formalizzato un accordo per cui Brooks si dichiarava colpevole di imputazioni minori (omicidio di secondo grado e rapina) e rinunciava a ulteriori appelli, e in cambio veniva scarcerato subito. Prima della formalizzazione dell’accordo Brooks aveva manifestato il suo scontento, visto che si ritiene innocente. Ma dopo 42 anni di carcere, scontati nel penitenziario di Angola, continuare a chiedere il totale proscioglimento avrebbe richiesto altri anni di ricorsi. “Non avrei voluto accettare questo accordo con la pubblica accusa, ma sono stato rinchiuso dal 1977. Non sto diventando più giovane, vorrei uscire”. Dal 2002 Brooks è stato assistito dagli avvocati dell’Innocence Project, che riesaminando il caso si sono accorti di 2 circostanze in cui la pubblica accusa aveva omesso di comunicare ai difensori circostanze importanti. La prima circostanza è che sulla scena del crimine la polizia scientifica aveva rilevato, su due lattine di birra ordinate dai rapinatori che si erano finti clienti, impronte digitali diverse da quelle di Brooks. La pubblica accusa aveva inoltre tenuto nascosto il fatto che immediatamente prima, una rapina simile era stata compiuta a breve distanza, e i testimoni (di colore), ai quali erano state mostrate le foto di Brooks, non lo avevano indicato. Contro Brooks al processo erano state usate praticamente solo le testimonianze di tre clienti (bianchi) del bar i quali, nonostante la scarsa illuminazione, ritenevano di aver riconosciuto Brooks da alcune foto mostrate dalla polizia. Gli avvocati di Innocence Project hanno ricordato che quando le testimonianza oculari sono inter-razziali, c’è un’alta possibilità che siano sbagliate. Secondo l'Innocence Project di New Orleans, 29 dei 57 proscioglimenti della Louisiana hanno comportato un'identificazione errata di testimoni oculari. Il Registro nazionale dei Proscioglimenti riferisce che il 25% dei proscioglimenti per omicidio a livello nazionale riguardava identificazioni erronee da parte dei testimoni oculari. Identificazioni errate hanno contribuito a sette degli 11 proscioglimenti dal braccio della morte della Louisiana. Il 71% dei proscioglimenti per omicidio a livello nazionale e tutti gli 11 in Louisiana hanno subito una qualche forma di comportamento scorretto da parte della pubblica accusa o della polizia. "Il signor Brooks non ha mai cercato un patteggiamento. È profondamente ingiusto che un uomo innocente sia costretto a scegliere tra accettare un patteggiamento per assicurarsi la libertà immediata, oppure attendere altri anni in prigione per provare la sua innocenza attraverso un contenzioso", ha dichiarato Charrel Arnold, l’avvocatessa dell'Innocence Project di New Orleans (IPNO) che ha seguito il caso. "Questa situazione è particolarmente ingiusta dato che lo stato già dal 1977 era a conoscenza delle nuove prove che noi siamo riusciti a presentare solo molti anni dopo." Il procuratore distrettuale della Orleans Parish, Leon Cannizzaro, ha affermato che il suo ufficio "non ha fatto nulla, né prima né ora, per privare questo imputato di un processo equo". (Fonti: nola.com, 16/10/2019)
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