INDIA: TRE CONDANNATI A MORTE PER TERRORISMO
21 gennaio 2017: tre appartenenti ad un gruppo armato fuorilegge sono stati condannati a morte per terrorismo nello Stato indiano del Bengala Ovest. Mohammad Yunous, Abdullah Khan e Muzaffar Ahmed, membri del Lashkar-e-Toiba (LeT), sono stati condannati dal tribunale di Bongaon, nel distretto North 24 Parganas dello Stato.
Yunous e Khan sono cittadini pakistani mentre Ahmed è un cittadino indiano. Ahmed viene da Anantnag nel Jammu e Kashmir.
Anche un quarto operativo del LeT, Sheikh Naeem alias Samir, fu arrestato con gli altri tre, ma fuggì nel 2013, mentre era custodia di polizia. Naeem viene da Aurangabad nel Maharashtra.
Tutti furono arrestati il 1° Aprile 2007 dalla Border Security Force (BSF) al confine di Petrapole con il Bangladesh, mentre cercavano di entrare in India.
Più tardi, la BSF consegnò i quattro alla polizia del Bengala Occidentale. Il processo si è concluso la scorsa settimana e la sentenza è stata annunciata il 21 gennaio.
I tre sono stati condannati a morte ai sensi della sezione 121 del codice penale indiano, per aver fatto guerra contro la nazione. Il quarto imputato è stato dichiarato latitante.
Nel corso delle indagini e del processo è stato rivelato che Mohammad Yunus e Abdullah Khan appartenevano al gruppo suicida del LeT e avevano pianificato un attentato suicida nel Jammu e Kashmir.
Tutti e quattro erano arrivati da Dhaka provenienti da Karachi nell'ultima settimana di marzo e tentavano di entrare in India.
Gli investigatori hanno anche rivelato che Sheikh Naeem è coinvolto nelle esplosioni dei treni a Mumbai. Prima di fuggire nel 2013, Naeem era stato interrogato dall’Antiterrorismo di Mumbai in relazione agli attentati. (Sources: Kolkata24x7 News desk, 21/01/2017)
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