BURKINA FASO: GRUPPI DELLA SOCIETÀ CIVILE PER L’ABOLIZIONE DELLA PENA DI MORTE
9 giugno 2016: una decina di gruppi della società civile hanno lanciato in Burkina Faso una campagna finalizzata all'abolizione della pena di morte nel Paese dell'Africa occidentale, dove circa 13 persone sono rinchiuse nel braccio della morte.
Secondo il portavoce Urbain Yameogo a nome dei dieci gruppi della società civile, tutte le organizzazioni impegnate nella coalizione nazionale contro la pena di morte "hanno la ferma convinzione che la pena di morte nelle nostre disposizioni di legge sia incostituzionale."
Yameogo ha detto che i gruppi sono allarmati per il recente aumento delle condanne a morte in Burkina Faso.
Ha attribuito questa situazione all'aumento dei reati su larga scala come il terrorismo e altri crimini gravi che influenzano negativamente l'opinione pubblica contro l'abolizione della pena di morte.
Pur avendo la pena di morte nelle proprie leggi, il Burkina Faso non ha impiccato nessuno dal 1988. Tuttavia, 13 persone sono attualmente in attesa dell’esecuzione dopo essere state condannate a morte.
L'ultimo caso si è verificato nel luglio dello scorso anno, quando un membro dell'esercito è stato condannato all’impiccagione per aver ucciso l’ex fidanzata.
Nel 2015, un disegno di legge per l'abolizione della pena capitale è stato presentato in Parlamento dall'allora capo del Consiglio Nazionale di Transizione Cheriff Sy. Il disegno di legge è stato sostenuto dall’Ordine degli Avvocati del Burkina Faso così come dalle organizzazioni della società civile.
"Il riconoscimento migliore che possiamo dare al Paese per l'anno 2016, che è stato dichiarato l'Anno Africano dei Diritti Umani, con un Focus Particolare sui Diritti delle Donne, è di abolire completamente la pena di morte", ha detto Yameogo. (Fonti: Cihan/Xinhua, 10/06/2016)
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