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Il ministro della Giustizia Mitsuhide Iwaki |
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GIAPPONE: IMPICCATI DUE PRIGIONIERI RESPONSABILI DI SETTE OMICIDI
25 marzo 2016: un serial killer e la mente di omicidi commessi per intascare l’assicurazione sono stati giustiziati in Giappone, portando a quattro il numero dei detenuti impiccati da quando ad ottobre il ministro della Giustizia Mitsuhide Iwaki si è insediato.
Il Ministero della Giustizia ha reso noto che Yasutoshi Kamata, 75 anni, è stato giustiziato nel carcere di Osaka.
Kamata era stato condannato per aver ucciso cinque persone tra il 1985 e il 1994, inclusa una bambina di 9 anni nel 1987. Rapì la bambina che stava rientrando dalla scuola elementare e la strangolò a casa sua.
Tutte le sue altre vittime furono donne di età compresa tra 19 e 45 anni.
Il Tribunale Distrettuale di Osaka condannò a morte Kamata nel 1999. La Corte Suprema in seguito confermò la sentenza.
Junko Yoshida, 56 anni, è stata impiccata in carcere a Fukuoka ed è la quinta donna giustiziata in Giappone dal 1950, ha detto il Ministero.
Yoshida e altre tre ex infermiere di Kurume, Prefettura di Fukuoka, cospirarono per uccidere i mariti di due delle donne tra il 1998 e il 1999, nel tentativo di ottenere i soldi dell'assicurazione.
Yoshida fu condannata a morte nel 2004 dal tribunale distrettuale di Fukuoka, e la sentenza fu approvata dalla Corte Suprema nel 2010.
Sempre il ministro Iwaki a dicembre ha autorizzato la prima esecuzione di un prigioniero condannato da una giuria mista, composta cioè da giudici togati e giudici popolari.
Sedici condannati a morte sono stati giustiziati da quando il Partito Liberal Democratico è tornato al potere in Giappone nel dicembre 2012.
Secondo il Ministero della Giustizia, 124 condannati in via definitiva si trovano attualmente nel braccio della morte giapponese. (Fonti: ajw.asahi.com, 25/03/2016)
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