NORTH CAROLINA (USA): CORTE SUPREMA ANNULLA QUATTRO COMMUTAZIONI IN ERGASTOLO
18 dicembre 2015: la Corte Suprema di Stato ha annullato i 4 annullamenti di condanne a morte decisi nel 2012 dal giudice Gregory Weeks della Cumberland County.
Il giudice Weeks aveva applicato la “Racial Justice Act”, una legge approvata nel 2009 (oggi non più in vigore) che permetteva di fare ricorsi specifici basati sul fattore di razza. Se il pregiudizio razziale veniva dimostrato, anche attraverso l’uso di studi statistici, un giudice poteva commutare la condanna a morte automaticamente in ergastolo senza condizionale. Il 20 aprile e il 13 dicembre 2012 il giudice Weeks aveva commutato in ergastoli le condanne a morte di Marcus Robinson, Quintel Augustine, Christina Walters, e Tilmon Golphin.
Oggi la Corte Suprema, senza entrare nel merito dei singoli provvedimenti, ha annullato le sentenze ritenendo che il giudice avrebbe dovuto dare alla pubblica accusa più tempo per preparare la discussione del caso. Jay Ferguson, uno dei difensori degli imputati, ha commentato la sentenza definendola una Perdita di tempo. Le prove che all’epoca le giurie popolari fossero state sistematicamente formate escludendo le minoranze razziali oltre ogni verosimiglianza statistica sarebbero talmente forti ed evidenti che anche dando più tempo alla pubblica accusa l’esito finale non può cambiare. L’unica conseguenza, ha ribadito Ferguson, sarà una perdita di tempo, e lo sperpero di grosse somme di denaro. In North Carolina le esecuzioni sono state sospese a tempo indeterminato in attesa che si risolvano tutti i ricorsi relativi al Racial Justice Act, prima approvato nel 2009 e poi abrogato dal Parlamento nel 2013. Il caso è State v. Robinson, No. 411A94-5. (Fonti: The News & Observer, 18/12/2015)
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