USA: PUBBLICATO IL RAPPORTO DEL DEATH PENALTY INFORMATION CENTER
15 dicembre 2015: il Death Penalty Information Center ha pubblicato il suo tradizionale “Rapporto di fine anno”, evidenziando che sia le esecuzioni (28) che le condanne a morte (49) hanno raggiunto i limiti più bassi da molto tempo.
Quest’anno sono state 6 le persone rilasciate dal braccio della morte. Le 28 esecuzioni compiute quest’anno sono il numero più basso dal 1991, ed una diminuzione del 20% rispetto al 2014, quando furono 35.
Nel 2015 sono stati giustiziati 27 uomini ed 1 donna. Divise per razza, le persone giustiziate sono state 11 bianchi, 10 neri, 7 ispanici.
Le nuove condanne a morte sono state solo 49, il numero più basso dagli anni ’70. Nel 2014 erano state 71. Le condanne sono state emesse da 14 stati e dal governo federale. 49 nuove condanne (escludendo quindi quelle frutto di ripetizioni di processi) rappresentano una diminuzione del 33% rispetto all’anno scorso.
Solo 6 stati hanno compiuto esecuzioni quest’anno, il numero più basso di stati degli ultimi 27 anni. L’86% delle esecuzioni è stato concentrato in soli 3 stati, il Texas (13), il Missouri (6) e la Georgia (5). Le nuove condanne a morte sono state emesse in un numero ristretto di giurisdizioni una singola contea (Riverside, in California) ne ha emesse 8, il 16% del totale nazionale.
Los Angeles County in California e Maricopa County in Arizona ne hanno emesse 3, mentre Mobile County in Alabama, Hillsborough County in Florida e Oklahoma County in Oklahoma ne hanno emesse 2.
In totale, la California è lo stato che ha emesso più condanne a morte (14); seguito da Florida (9); Alabama (6); Arizona e Oklahoma (3); Arkansas, Nevada, Pennsylvania, Texas (2); Deleware, Kansas, Louisiana, Mississippi, Ohio, e Governo Federale (1). Più di un quarto delle condanne a morte sono state emesse in Florida e Alabama, 2 dei 3 stati che consentono una condanna a morte anche in assenza dell’unanimità della giuria popolare.
Divisi per appartenenza razziale, le nuove condanne a morte hanno riguardato 21 neri, 16 bianchi, 8 ispanici, 2 asiatici, e 2 appartenenti ad altre minoranze etniche. Nonostante stia diminuendo l’uso della condanna a morte, rimane alto il numero di errori giudiziari. 6 persone sono state rilasciate dal braccio della morte dopo una sentenza di proscioglimento. I casi provenivano da Alabama, Arizona, Florida, Georgia, Mississippi e Texas.
Dal 1973 ad oggi sono 156 le persone rilasciate dal braccio della morte dopo una sentenza di proscioglimento.
I detenuti nei bracci della morte sono scesi per la prima volta dal 1995 sotto le 3.000 unità. Nel corso del 2015 almeno 70 detenuti hanno ottenuto sospensioni, rinvii o commutazioni. Rimane invece grave il problema del ritardo e della malattia mentale. Secondo il rapporto del DPIC, 2/3 delle 28 persone giustiziate erano portatrici di serie patologie mentali o di disabilità mentali, o di disabilità derivanti da gravi traumi o abusi subiti. (Fonti: DPIC, 15/12/2015)
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