USA: CORTE SUPREMA SOSPENDE ESECUZIONE IN MISSOURI
3 novembre 2015: la Corte Suprema degli Stati Uniti ha sospeso all’ultimo momento l’esecuzione di Ernest Johnson, 55 anni, nero, ordinando che la Corte d’Appello valuti di nuovo se i danni cerebrali dell’uomo lo espongono ad un elevato rischio di malfunzionamento dell’iniezione letale. Nel 2008 Johnson fu operato al cervello per la rimozione di un tumore benigno.
Nell’operazione gli fu rimossa anche il 20% della massa cerebrale, e i suoi avvocati sostengono che a causa di quel danno cerebrale l’overdose di Pentobarbital che il Missouri usa per l’iniezione letale potrebbe avere effetti inattesi e molto dolorosi.
Questa ipotesi era stata respinta dalla Corte d’Appello dell’8° Circuito, ma senza motivazione.
Oggi la Corte Suprema ha ordinato che l’istanza venga rivista, ed adeguatamente motivata.
Johnson venne condannato a morte il 20 giugno 1995 per l’uccisione di tre commessi di un negozio durante una rapina il 12 febbraio 1994. Nel 1998 la Corte Suprema di stato annullò la condanna a morte per inadeguata assistenza legale. Venne di nuovo condannato a morte. Nel 2002 la Corte Suprema Usa dichiarò incostituzionale giustiziare i ritardati mentali.
Il 22 aprile 2003 la Corte Suprema del Missouri aveva nuovamente annullato la condanna perché l’avvocato difensore non aveva dato adeguato peso all’ipotesi di ritardo mentale. Una nuova condanna a morte fu emessa nei mesi successivi.
L’11 maggio 2006 Johnson è stato di nuovo condannato a morte.
Contro l’esecuzione di Johnson si è raccolto un ampio interesse nazionale, in quanto l’uomo sembra portatore di un effettivo grave ritardo mentale. Durante le elementari un test misurò il suo quoziente intellettivo in 63 punti. In carcere il quoziente intellettivo venne misurato il 67 punti. In entrambi i casi il punteggio è stato sotto la soglia dei 70 punti che di solito viene considerata la soglia del ritardo mentale. La legge del Missouri però non indica limiti precisi, e lascia che una valutazione complessiva sia effettuata da un giudice. (Fonti: Associated Press, 03/11/2015)
|