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Il presidente Yoweri Museveni |
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UGANDA: PRESIDENTE MUSEVENI CHIEDE PIÙ CONDANNE A MORTE PER GLI OMICIDI
23 febbraio 2015: il presidente ugandese Yoweri Museveni ha chiesto ai giudici di condannare a morte gli assassini.
Aprendo la 17a Conferenza dei Giudici presso l’Imperial Golf View Hotel ad Entebbe, Museveni ha detto che i giudici sono inutilmente indulgenti con gli assassini e che le condanne più leggere comminate a chi uccide stanno erodendo la fiducia dei cittadini nei confronti della magistratura.
Il Presidente ha citato i recenti casi di sospetti chiave negli omicidi del leader musulmano Sheikh Abdu Kadir Muwaya nel distretto di Mayuge e di Tito Okware, un leader del Movimento di Resistenza Nazionale (NRM) nel distretto di Namayingo, che sono stati fermati dalla polizia dopo il completamento delle indagini e rilasciati dai tribunali.
"Le persone che volontariamente uccidono dovrebbero essere condannate a morte e impiccate in base alla legge. A Mayuge e Namayinga, la gente ha lottato dopo che i sospetti chiave sono stati frettolosamente liberati", ha aggiunto.
Museveni ha osservato che il rilascio di sospetti di omicidio che non abbiano ancora scontato 180 giorni di carcerazione cautelare potrebbe spingere la popolazione a compiere "azioni extragiudiziarie".
"Che fretta c’è? Volete forse che alcuni di noi compiano azioni extragiudiziarie?» ha chiesto il Presidente.
Secondo i registri ufficiali delle prigioni, gli ultimi ad essere impiccati in Uganda sotto il governo NRM sono stati 29 prigionieri del braccio della morte nel 1999. Quattordici detenuti erano stati uccisi in precedenza. In origine, per chi veniva riconosciuto colpevole di un reato capitale c’era la condanna a morte obbligatoria.
Tuttavia, la sentenza del 2009 della Corte Suprema sulla petizione di Susan Kigula e 417 detenuti nel braccio della morte lascia alla discrezionalità del giudice emettere o meno una condanna a morte dopo aver esaminato le circostanze relative al caso. (Fonti: newvision.co.ug, 24/02/2015)
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