IRAN: ‘PREZZO DEL SANGUE’ HA SALVATO 358 CONDANNATI A MORTE
28 aprile 2014: il Procuratore Generale iraniano, Gholam Hossein Mohseni Ejeie, ha detto che il pagamento del "prezzo del sangue" ha risparmiato dall'esecuzione 358 iraniani nell'ultimo anno iraniano, dal marzo 2013 al marzo 2014, ha riportato l'agenzia di stampa FARS.
La Diya (retribuzione), resa possibile in base alla legge della Sharia, consente che un condannato a morte sia perdonato dalla famiglia della vittima in cambio di un compenso finanziario.
I media iraniani hanno recentemente pubblicato diversi casi di “prezzo del sangue”. Quello più noto ha riguardato un assassino identificato solo come Balal, raffigurato in molte foto bendato e con il cappio al collo. Ha evitato l’impiccagione all'ultimo minuto, quando la madre della sua vittima l’ha perdonato e gli ha dato solo uno schiaffo sul viso come punizione. Il denaro nel caso di Balal, pari a 3 miliardi di rial (90.000 dollari) era stato raccolto grazie ai proventi della proiezione speciale di un film.
Dopo quello di Balal, i media iraniani hanno riportato diversi altri casi in cui la famiglia della vittima ha perdonato l'assassino all'ultimo minuto, in uno dei quali un condannato è stato graziato dopo essere rimasto appeso alla forca per alcuni minuti.
Un altro evento di raccolta fondi è stato la proiezione di un film intitolato "Sensitive Floor", che si è svolto il 27 aprile con attori e artisti famosi. Gli organizzatori sono riusciti a raccogliere 7 miliardi di ryal (200.000 dollari), come prezzo del sangue necessario per salvare tre detenuti condannati a morte. (Fonti: AFP, 28/04/2014)
|