|
|
Sergio D'Elia, segretario di Nessuno tocchi Caino |
|
GLI INTERVENTI DI SERGIO D’ELIA, MARCO PANNELLA E DEMBA TRAORE’
3 agosto 2012: "La pena di morte e' ormai un ferrovecchio della storia dell'umanita' di cui occorre finalmente liberarsi come ci siamo liberati dalla schiavitu' e dalla tortura", ha affermato Sergio D'Elia, segretario di Nessuno tocchi Caino nel suo intervento alla presentazione del Rapporto annuale dell'associazione sulla pena di morte nel mondo. "La via liberale e antiproibizionistica della moratoria, e non dell'abolizione tout court della pena di morte, che sin dal 1993 Nessuno tocchi Caino e il Partito Radicale hanno scelto di percorrere - ha evidenziato D'Elia - e proporre in tutte le sedi internazionali, ha dimostrato di essere la via maestra per superare ostacoli apparentemente insuperabili e aprire porte altrimenti inaccessibili".
"In questi 20 anni - ha aggiunto - come i Blues Brothers che erano 'in missione per conto di Dio', noi siamo stati in giro per il mondo 'in missione per conto di Caino', sul quale il Signore pose un segno perche' non lo colpisse chiunque l'avesse incontrato".
Ricordando che nel dicembre prossimo l'assemblea generale dell'Onu tornera' a votare una nuova Risoluzione a favore di una moratoria delle esecuzioni, D'Elia ha sottolineato la necessita' di "aumentare il numero dei Paesi cosponsor e dei voti a favore della risoluzione e per questo - ha detto - con il supporto del ministero degli Esteri prevediamo nei prossimi mesi di recarci in Ciad, Zimbabwe, Repubblica Centroafricana e Swaziland, dove negli anni piu' recenti sono stati compiuti passi significativi verso l'abolizione". Uno dei prossimi importanti passi da compiere, secondo D'Elia, e' chiedere di abolire il 'segreto di stato' sulla pena di morte a quei paesi come Cina, Iran e Arabia Saudita e chiedere inoltre - ha aggiunto - di limitare ai 'reati piu' gravi' l'applicazione della pena capitale e di abolire la sua previsione obbligatoria per certi tipi di reato".
D'Elia ha poi sottolineato l'importanza di istituire presso l'Onu una 'figura di inviato speciale che non solo monitori la situazione ma che chieda con forza una maggiore trasparenza e limiti piu' restrittivi nel sistema della pena capitale, e di continuare a persuadere chi ancora pratica le esecuzioni ad adottare la linea stabilita dall'Onu: 'moratoria delle esecuzioni, in vista dell'abolizione definitiva della pena capitale'".
"Le vie dell'abolizione della pena di morte sono infinite e Nessuno tocchi Caino continuera' a provarle tutte - ha detto ancora D'Elia - per tentare di porre fine al principio arcaico e contradditorio dello Stato-Caino, secondo cui la vita va difesa infliggendo la morte". “Occorre stabilire un nuovo diritto umano, quello alla verità,” ha dichiarato Marco Pannella, nel corso della presentazione del Rapporto 2012 di Nessuno tocchi Caino, in riferimento anche alla guerra in Iraq e al segreto di Stato opposto dal governo inglese sulla conversazione Bush-Blair che ha preceduto lo scoppio del conflitto, che secondo Pannella è stato “provocato dai primi due Caini contemporanei, Bush e Blair, responsabili di alto tradimento nei confronti delle proprie patrie e legalità.” Sempre in riferimento alla guerra in Iraq, il leader radicale ha poi detto: “non siamo riusciti a salvare il Rais con la nostra campagna Nessuno tocchi Saddam, ma il modo in cui è stato giustiziato e le reazioni internazionali a quella esecuzione vergognosa hanno segnato una svolta e il successo nella campagna Onu per la moratoria universale”. Pannella ha inoltre condannato l’utilizzo dei droni da parte degli Usa, “per applicare una sorta di pena di morte fuori dal proprio territorio nazionale.” Alla presentazione del Rapporto 2012 di Nessuno tocchi Caino è intervenuto anche il Segretario del Partito Radicale Nonviolento Demba Traorè, avvocato, credente e praticante musulmano, il quale ha messo in guardia la comunità internazionale dal rischio che nel suo Paese prevalgano gli integralisti islamici che nel Nord hanno iniziato a praticare la Sharia. E’ notizia infatti di una settimana fa che islamisti nel nord del Mali hanno lapidato una coppia non sposata, il che risulta essere la prima uccisione legata alla Sharia da quando i miliziani islamici hanno occupato l’area.
|