ARABIA SAUDITA: COMMUTATE CONDANNE CAPITALI DI SEI IRANIANI
30 giugno 2012: il Viceministro degli Esteri iraniano per gli Affari arabi e africani ha reso noto che
l'Arabia Saudita ha commutato in 15 anni di carcere le condanne a morte di sei cittadini iraniani.
"Hanno verbalmente informato noi e un certo numero di detenuti iraniani che erano stati condannati a morte per possesso di droga, che le condanne di sei di loro sono state commutate in 15 anni di carcere", Amir Hossein-Abdollahian ha dichiarato all’agenzia IRNA.
"Hanno anche detto che presto invieranno una nota ufficiale [sulle commutazioni] alla nostra Ambasciata [a Riyadh]," ha aggiunto.
Il diplomatico iraniano ha anche affermato che un detenuto iraniano è stato graziato e sarà rilasciato presto.
Sull'esecuzione di 18 cittadini iraniani con l'accusa di possesso di droga, Amir-Abdollahian ha condannato la mossa saudita come 'inaccettabile'.
"La Repubblica Islamica dell'Iran si riserva il diritto di occuparsi della questione [le esecuzioni]. Noi non consideriamo la mossa saudita come meramente tecnica e l'Arabia Saudita deve spiegare esattamente la ragione della sua azione e affrontarne le conseguenze ", ha aggiunto.
Dopo la conferma delle esecuzioni dei detenuti iraniani nelle carceri saudite, il ministero degli Esteri iraniano ha convocato l’incaricato d'affari dell’Arabia Saudita l’11 giugno.
Il Ministero degli Esteri ha espresso forti obiezioni della Repubblica islamica rispetto alle esecuzioni, annunciando che Teheran si occuperà del caso nelle sedi competenti.
Si tratta di marinai iraniani che erano stati arrestati su un peschereccio in acque internazionali, 70 miglia al largo delle coste dell'Arabia Saudita, sei anni fa, con l’accusa di possesso di droga. (Fonti: presstv.com, 30/06/2012)
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