IRAQ: CONDANNATO A MORTE PER OMICIDIO E SEQUESTRI
6 febbraio 2012: un tribunale iracheno ha condannato a morte un uomo per omicidio e per i sequestri – tra gli altri - di cittadini francesi e di un console iraniano, rende noto un comunicato dell’Alto Consiglio Giuridico.
Il Tribunale Penale Centrale ha condannato a morte l’uomo, identificato solo come SKh, “per appartenenza al cosiddetto Esercito Islamico e per aver condotto operazioni di sequestro e omicidio, compreso il sequestro di un console iraniano e due cittadini francesi”, è scritto nel comunicato.
La condanna a morte può essere appellata.
I due giornalisti francesi furono sequestrati nel 2004 a sud di Baghdad dall’Esercito Islamico, ed in seguito rilasciati.
Sempre nel 2004, la missione iraniana a Baghdad dichiarò che Fereydun Jahani, suo console a Karbala, fosse stato rapito dall’Esercito Islamico che lo accusava di “fomentare conflitti settari” e di “attività estranee ai suoi doveri diplomatici”.
Jahani fu liberato dopo 55 giorni.
L’uomo fu arrestato in un raid dell’esercito iracheno ad Al-Yarmuk ed avrebbe ammesso di essere il capo dell’Esercito Islamico nel sud della provincia di Baghdad, area nota come Triangolo della Morte.
Avrebbe ammesso di fronte ad un giudice di aver sequestrato due fratelli che viaggiavano verso Baghdad, uccidendone uno, mentre il destino dell’altro è rimasto sconosciuto, dice il comunicato.
Avrebbe anche confessato attacchi contro ufficiali iracheni, il sequestro dei cittadini francesi, il sequestro del console iraniano e la partecipazione nell’omicidio di un colonnello dell’esercito iracheno.
L’Esercito Islamico in Iraq è un’organizzazione sunnita salafita che include ex ufficiali del passato regime di Saddam Hussein. Il gruppo comparve per la prima volta nel 2004, un anno dopo l’invasione del Paese da parte delle forze guidate dagli Usa. (Fonti: AFP, 06/02/2012)
|