FLORIDA (USA): CONDANNA A MORTE INCOSTITUZIONALE
22 giugno 2011: un giudice federale di Miami ha stabilito che la modalità con cui i tribunali della Florida emettono condanne a morte è incostituzionale dal momento che le giurie – e non i giudici- dovrebbero essere le sole a determinare quali aspetti del crimine giustifichino l’esecuzione.
Il giudice distrettuale Usa Jose E. Martinez ha ordinato che Paul H. Evans, riconosciuto colpevole di un omicidio avvenuto nel 1991 a Vero Beach, debba ricevere una nuova udienza per la sentenza.
La decisione del giudice non elimina la legge sulla pena di morte nello Stato, tuttavia potrebbe spingere il legislatore a cambiarla, fornendo ad altri condannati nuove possibilità per appelli.
“Se il caso supera gli appelli, il legislatore della Florida dovrà modificare la legge per consentire ai giurati di spiegare il perché un imputato meriti la pena di morte”, ha detto l’avvocato di Miami Terry Lenamon, fondatore del “Florida Capital Resource Center”, gruppo per la difesa dei condannati a morte.
L’Attorney General della Florida Pam Bondi attraverso una portavoce fa sapere che il suo ufficio chiederà una nuova udienza e presenterà appello contro la decisione del giudice Martinez.
Gli esperti di diritto dicono che la sentenza di Martinez rappresenta il primo caso di giudice della Florida che annulla una condanna a morte sulla base del caso Ring v. Arizona trattato dalla Corte Suprema degli Stati Uniti.
In quella sentenza del 2002 la Corte ha stabilito che è diritto degli imputati avere giurie che decidono se un “fattore aggravante” in un crimine giustifichi una maggiorazione della punizione.
Nel caso dell’omicidio commesso da Evans nel 1991, i giurati votarono 9-3 per la condanna a morte nel febbraio 1999. Il giudice pronunciò la condanna a morte, sostenendo che l’imputato avesse ucciso per un “vantaggio pecuniario” e che l’omicidio fosse stato commesso “in maniera fredda, calcolata e premeditata”.
La Florida è uno dei pochi Stati Usa che consentono alle giurie di esprimere non all’unanimità raccomandazioni sulla condanna a morte. Le giurie dello Stato sono composte da 12 persone e raccomandano a maggioranza se qualcuno riconosciuto colpevole di omicidio di primo grado debba essere giustiziato.
I giurati dello Stato non devono contrassegnare su un foglio di istruzioni quali motivi abbiano contribuito alla loro decisione, come i giurati devono invece fare nei rari casi capitali trattati da tribunali federali.
I giudici dei tribunali statali della Florida hanno il potere di non tener conto delle raccomandazioni delle giurie, cosa che nei casi capitali accade però raramente.
Il giudice Martinez ha detto che non c’è modo di sapere se tutti e nove i giurati che nel caso di Evans votarono per la condanna a morte siano stati influenzati dagli stessi fattori aggravanti rispetto al giudice.
Il giudice ha ammesso che l’unanimità della giuria non è costituzionalmente necessaria, tuttavia ha scritto: “La condanna a morte di Evans non può essere costituzionale dal momento che nulla suggerisce che anche una semplice maggioranza abbia rinvenuto la presenza di una qualunque circostanza aggravante”. (Fonti: miamiherald.com, 22/06/2011)
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