CINA: GIUSTIZIATO A 21 ANNI
7 giugno 2011: un ragazzo di 21 anni è stato giustiziato in Cina per aver accoltellato e ucciso una ragazza che poco prima aveva ferito in un incidente d’auto, il 20 ottobre 2010.
La condanna a morte di Yao Jiaxin, studente di musica, era stata confermata lo scorso 22 aprile dall’Alta Corte provinciale dello Shaanxi, nel nord del Paese.
La condanna a morte era stata poi approvata dalla Corte Suprema cinese, che aveva sottolineato la “natura estremamente odiosa e deprecabile” del crimine.
Zhang Miao, in sella alla sua bicicletta, fu investita dall’auto del ragazzo, riportando leggere ferite, tuttavia Yao invece di prestarle aiuto, la colpì con otto coltellate, dal momento che la vittima aveva visto la targa dell’auto.
L’investitore fuggì dal luogo dell’incidente per essere arrestato poco dopo, confessando di aver commesso l’omicidio per paura “di avere a che fare con una contadina”, in relazione all’incidente.
La vicenda ha contribuito a portare l’attenzione del Paese sulla cosiddetta “seconda generazione di ricchi”, termine riferito ai figli benestanti di quelle persone diventate ricche nel quadro delle aperture economiche cinesi degli ultimi 30 anni. Giovani che molti in Cina considerano privilegiati e carenti di spessore morale. (Fonti: Agence France Presse, 07/06/2011)
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