KIRGHIZISTAN: BOZZA COSTITUZIONE VIETA PENA CAPITALE
21 maggio 2010: il governo ad interim del Kirghizistan ha reso pubblica la bozza finale della Costituzione, che vieta, tra l’altro, la formazione di partiti su basi religiose o etniche, la tortura, la pena di morte, esperimenti su esseri umani e l’incriminazione per diffamazione.
La bozza è stata perfezionata dal governo dopo che il testo è stato sottoposto a dibattito nel Paese e nella Conferenza Costituzionale.
La definizione di “stato secolare” è restata nella versione finale della bozza, nonostante alcune contrarietà in sede di Conferenza Costituzionale.
In base al testo, il Kirghizistan diventa una repubblica parlamentare in cui il presidente, che resta capo dello stato e comandante in capo, ha poteri limitati.
Il capo dello stato sarà eletto ogni sei anni e potrà restare in carica per un solo mandato.
Il presidente non godrà di immunità assoluta e potrà essere perseguito “per un crimine solo sulla base di accuse avanzate dal Parlamento e approvate dalla procura generale.” (Fonti: Interfax, 21/05/2010)
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