UTAH (USA): CONDANNATO SCEGLIE PLOTONE D’ESECUZIONE
23 aprile 2010: Il giudice Robin Reese ha firmato il mandato di esecuzione per Ronnie Lee Gardner, il quale, come consentito dalla legge, ha chiesto di non essere giustiziato con l’iniezione letale, ma con il plotone di esecuzione. L’esecuzione è prevista per il 18 giugno. Gardner, 49 anni, bianco, è stato condannato a morte nel 1985 con l’accusa di aver ucciso, il 2 aprile 1985, l’avvocato Michael Burdell durante un suo tentativo di evasione da un’aula di tribunale. Altri 4 detenuti del braccio della morte dell’Utah hanno anticipato che chiederanno il plotone di esecuzione, in quello che viene visto come un tentativo da parte dei condannati a morte di mettere in difficoltà lo Stato con la pubblicità negativa che le fucilazioni susciteranno. Alcuni analisti ritengono che per evitare l’imbarazzo, lo stato potrebbe decidere di modificare la legge, e in questo modo tutte le esecuzioni verrebbero rinviate di molti anni. L’Utah è l’unico stato degli Usa dove è ancora in vigore (su scelta del condannato) la fucilazione. In New Hampshire e Washington State è in vigore, come metodo alternativo che può essere scelto dal condannato, l‘impiccagione. L’ultima impiccagione negli Stati Uniti fu effettuata nel 1996 in Delaware, su Bill Bailey. L’ultima fucilazione effettuata nell’Utah è quella di John Albert Taylor nel 1996. l’unica altra fucilazione nello Utah dalla reintroduzione della pena di morte nel 1976 fu quella di Gary Gilmore nel 1977. (Fonti: Desert News, The Times, Associated Press, KSL News, 23/04/2010)
|