GIAPPONE: MINISTRO, NON FACILE MA ABOLIREMO PENA DI MORTE
2 dicembre 2009: il governo giapponese lavorerà per abolire la pena di morte nel Paese, ha detto il ministro ai Servizi finanziari e alla Riforma postale, Shizuka Kamei, ammettendo che “il percorso non e' facile e la strada e' in salita”, considerato che l’80% dei cittadini è favorevole alle esecuzioni capitali. Kamei, membro del governo guidato dal leader Democratico Yukio Hatoyama, era ospite d'onore di un simposio sulla pena capitale nella prospettiva europea e asiatica, promosso a Tokyo dalla Delegazione dell’Unione Europea in Giappone, dall'ambasciata di Svezia e dalla Waseda University. “E' la prima volta che un ministro si esprime in termini cosi' netti in pubblico”, ha detto all'Ansa Hirotami Murakashi, il segretario della Lega Parlamentare per l'Abolizione della pena di morte, il gruppo di cui fanno parte un centinaio di iscritti, tra deputati e senatori, di ogni schieramento politico.
Il Ministro, che e' presidente della Lega, spiega che ci sono le condizioni “per una nuova e straordinaria era e per la scrittura di un nuovo capitolo dei diritti umani in Giappone”. Criticando le politiche dell'ex premier liberal-democratico Junichiro Koizumi, Kamei ha detto “Dobbiamo andare oltre e puntare a una vita migliore: Hatoyama ha lanciato il concetto di 'fraternita', inoltre c'e' un nuovo ministro della Giustizia, Keiko Chiba (formalmente uscita dalla Lega dopo essere diventata ministro)”. Ci sono tutte le condizioni perche' ci si avvii a una moratoria di fatto, primo passo per l'approvazione di una legge che introduca il carcere a vita senza possibilità di liberazione anticipata.
“Sarebbe una pietra miliare perche' a quel punto il carcere a vita renderebbe inutile la pena di morte. Continuero' - conclude - a fare del mio meglio per arrivare all'abolizione, allineandoci al trend internazionale”. (Fonti: ANSA, 02/12/2009)
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