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INDIA. CORTE SUPREMA CONFERMA ASSOLUZIONE
17 settembre 2008: la Corte Suprema Indiana ha assolto un uomo che era stato condannato a morte per aver ucciso una bambina.
Per i giudici Arijit Pasayat, P Sathasivam e Aftab Alam non si può condannare Raja alias Jalil sulla base di indizi, inoltre la sua confessione non è stata resa liberamente e tanto meno in un’aula giudiziaria.
I giudici di Nuova Delhi hanno così confermato l’assoluzione già decisa dall’Alta Corte di Allahabad, nello stato settentrionale dell’Uttar Pradesh,
Contro la decisione dell’Alta Corte, il governo dell’Uttar Pradesh aveva presentato ricorso presso la Corte Suprema.
Per il pubblico ministero, il 17 ottobre 1994 Raja avrebbe ucciso una bambina di 11 anni che tentava di resistere al suo tentativo di stupro.
Dopo essere stato malmenato da alcuni abitanti di un villaggio, l’uomo avrebbe confessato l’omicidio, poi è stato consegnato alla polizia, che sostiene di aver trovato il corpo della vittima in un campo indicato dallo stesso Raja.
Il tribunale di primo grado lo aveva condannato a morte sulla base della suddetta confessione. (Fonti: Press Trust of India, 17/09/2008)
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