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Karma Chopel e Marco Pannella al Parlamento europeo |
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TIBET. PANNELLA, BISOGNA ESSERE VERI COMPAGNI DEI TIBETANI
30 marzo 2008: Il Tibet si aspetta dall'Unione europea che faccia di più per la sua causa e considera la dichiarazione stilata ieri dai ministri degli Esteri dei 27 a Brdo "solo l'inizio". Lo ha detto Karma Chopel, presidente del parlamento tibetano in esilio, in una conferenza stampa nella sede del Partito Radicale Nonviolento a Roma, alla quale ha partecipato anche Marco Pannella.
Secondo Chopel "non è ancora il momento di giudicare il documento di Brdo" perchè è sicuro - ha detto - che "ci saranno altre iniziative della comunità internazionale che avranno risposte più precise".
"Noi - ha ribadito Chopel - facciamo appello a tutta la comunità internazionale perchè ci sia pressione sulla Cina ma è chiaro che alcune nazioni hanno maggiore responsabilità di altre".
Per Marco Pannella bisogna "condividere e non dividere" la realtà dei monaci tibetani repressi dal governo cinese perché solo così "possiamo sperare che fra Roma e il Tibet possa non esserci la distanza che in realtà c'è e che troppo spesso è stata spiritualmente immensa".
"Aggregarci semplicemente con l'emozione di un giorno - ha detto il leader radicale - non fa comprendere l'importanza della parola, dell'identità e dell'immagine di sua santità il Dalai Lama".
"Diciamo tutti di essere tibetani - ha aggiunto - ma credo che qui in Italia manchi qualcosa per considerarci davvero compagni dei monaci di Lhasa e cioè la consapevolezza che Lhasa è qui". Rivolgendosi a Chopel, Pannella ha detto: "la sua è una forza che aggrega ovunque nel mondo anime belle che colgono l'essenza dei problemi rappresentati dalle lotte importanti".
"Noi condividiamo la posizione del Dalai Lama sulla necessita' di un'autonomia del Tibet che protegga la cultura, la religione e la tradizione tibetana, e che e' prevista anche dalla Costituzione cinese”, ha dichiarato nel corso della conferenza stampa Sergio D’Elia, segretario di Nessuno tocchi Caino. Condividiamo – ha continuato D’Elia - la sua posizione anche riguardo alle Olimpiadi, che rappresentano un'opportunita' per i militanti e i difensori dei diritti umani per dire la verita' su cio' che accade in Tibet". "Chiediamo inoltre una commissione internazionale d'inchiesta indipendente su cio' che accade in Tibet, e chiediamo al Presidente del Consiglio, che e' ancora in carica per gli affari correnti, ed al ministro degli Esteri D'Alema di trovare il tempo nelle prossime ore per ricevere il presidente del parlamento tibetano in esilio, Karma Chopel". (Fonti: radicali.it, 30/03/2008)
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