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MORATORIA. CON FALLIMENTO NON RESTIAMO IN GOVERNO
30 maggio 2007: il leader radicale Marco Pannella, che per i ritardi sulla moratoria Onu sulla pena di morte aggiunge da oggi lo sciopero della sete a quello della fame, avverte il governo: "Se tutti insieme fallissimo, ancora una volta non avremmo più, certo, nessun motivo di restare, in qualsiasi modo insieme".
"Nell'aggiungere oggi anche lo sciopero della sete a quello della fame ad oltranza che dal 16 aprile è condotto dal gruppo di esponenti nonviolenti e radicali - si legge in un comunicato - stamane si invia il seguente messaggio personale, ad integrazione delle prese di posizione del Partito Radicale Transnazionale, di Nessuno tocchi caino sulla situazione di ulteriori gravi ritardi imposti all'azione del governo italiano e dei parlamenti Europeo e Italiano nei giorni e nelle ore scorsi": "Al presidente del consiglio Prodi, al ministro degli esteri D'Alema ribadiamo la nostra fiducia e coerentemente cerchiamo di conferire loro anche la nostra fame e sete di nonviolenza, di giustizia e di pace".
"Ma se tutti insieme fallissimo, ancora una volta non avremmo più, certo, nessun motivo di restare, in qualsiasi modo insieme.
L'unità di buoni a niente è men, peggio che niente. Forza e auguri!". (Fonti: Apcom, 30/05/2007)
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