PENA DI MORTE. CRESCE IL NUMERO DEI PAESI PROMOTORI DELLA MORATORIA ONU
24 maggio 2007: l'associazione Nessuno tocchi Caino rende noto che anche il Mali, grazie alla missione che Aldo Ajello sta compiendo in Africa a sostegno dell'iniziativa del Governo italiano per la presentazione all'Assemblea Generale in corso della risoluzione per la moratoria universale delle esecuzioni capitali, ha firmato la Dichiarazione ed è pronto a sottoscrivere una risoluzione appena pronta.
Dall'Africa, come dal resto del mondo, continuano a giungere segnali fortissimi di sostegno alla presentazione della risoluzione pro moratoria all'Assemblea generale in corso. Anche il Mali infatti, dopo l'incontro tra Aldo Ajello e il Presidente Amadou Toumani Touré, ha annunciato la firma alla Dichiarazione, in attesa di essere tra i primi firmatari della risoluzione che il Governo italiano è impegnato a presentare all'Assemblea generale dell'ONU in corso. Il Presidente Tourè ha anche annunciato che appena il nuovo Parlamento si insedierà affronterà anche l'abolizione definitiva della pena capitale dal suo Paese che è per ora solo abolizionista di fatto.
Con la firma del Mali sono 93 (su 192 membri dell'ONU) i paesi firmatari della Dichiarazione a cui vanno aggiunti il Sud Africa e la Repubblica Democratica del Congo che hanno dichiarato di voler essere tra i promotori della risoluzione.
Sergio D'Elia, Segretario di Nessuno tocchi Caino e Deputato della Rosa nel Pugno ed Elisabetta Zamparutti, Tesoriera di NtC hanno dichiarato:
"Mentre dunque il mondo attende di poter far propria la ragionevole proposta di moratoria universale delle esecuzioni con un voto dell'Assemblea generale, assistiamo ancora alle resistenze della burocrazia del Consiglio europeo che sono state la causa principale dei ritardi che da 13 anni a questa parte hanno impedito all'Assemblea generale dell'ONU di proclamare la moratoria universale delle esecuzioni. Anche per superare questi rischi di ulteriori rinvii si conferma la necessità dell'iniziativa nonviolenta in corso con lo sciopero della fame ad oltranza avviata dal 16 aprile da Marco Pannella ed altri esponenti radicali per ottenere subito l'approvazione della risoluzione" (Fonti: Radicali.it, 24/05/2007)
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