|
|
Il Ministro degli Esteri Massimo D'Alema |
|
ITALIA. D'ALEMA A RADICALI, ALLARGARE CONSENSO MORATORIA
6 gennaio 2007: il governo italiano ha ribadito di voler allargare il consenso europeo sulla proposta di moratoria delle esecuzioni capitali che sara' portata all'Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Il vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri Massimo D'Alema ha incontrato a palazzo Chigi una delegazione del Partito Radicale guidata da Marco Pannella, Sergio D'Elia e Marco Cappato per esaminare le iniziative da assumere sulla questione. D'Alema, si legge in una nota, ha espresso "apprezzamento per l'iniziativa del leader radicale volta a sensibilizzare l'opinione pubblica e i governi su un tema di cosi' elevato significato etico".
“Mi è parso di capire che il ministro è ben deciso ad affrontare le scadenze in modo molto positivo”, ha detto dopo l’incontro il Presidente di Nessuno tocchi Caino, Marco Pannella, il quale ha ribadito la volontà di proseguire l’iniziativa nonviolenta di sciopero della fame per la moratoria Onu contro le esecuzioni capitali.
Il ministro ha confermato "l'impegno del governo italiano a rilanciare un'iniziativa a favore della moratoria in sede di Assemblea generale delle Nazioni Unite" e ricordato che "la questione verra' affrontata, su iniziativa italiana, gia' l’11 gennaio, in occasione della riunione dei direttori politici dei 27 Paesi membri dell'Unione europea".
Nel corso dell'incontro, conclude la nota, è infatti emersa "una convergenza di vedute circa l'opportunita' di mobilitare in primo luogo, su questo importante argomento, i nostri partner europei, al fine di creare le condizioni per un successo dell'iniziativa da portare avanti in sede di Nazioni Unite".
Nel corso dello stesso incontro Pannella ha chiesto al governo italiano il sostegno per incontrare il premier iracheno al Maliki a Baghdad per spiegargli le ragioni della campagna in corso per la moratoria Onu delle esecuzioni capitali.
Il primo ministro iracheno ha rivendicato l'esecuzione di Saddam come un fatto solo interno e ha minacciato di “rivedere le sue relazioni con tutti gli Stati che non rispettano la volonta' del popolo iracheno”.
"Chiedo al Governo italiano di aiutarmi, perchè vorrei recarmi a Baghdad al piu' presto ed ottenere un incontro con il Presidente Al Maliki, perchè sono convinto che parlando potremo comprenderci meglio," ha detto Marco Pannella, promotore, prima, della campagna ‘Nessuno tocchi Saddam’ e, ora, dell’iniziativa nonviolenta di sciopero della fame per la moratoria Onu.
"Lo stesso - ha aggiunto Pannella - vorrei fare con il Presidente iracheno, il curdo Talabani, perchè come è noto da trent'anni i curdi mi sono molto cari, e credo che meritino attenzione". (Fonte: Ansa, Adnkronos, AGI, 06/01/2007)
|