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David Kilgour (a destra) e David Matas |
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USA. AL CONGRESSO AUDIZIONE SU TRAFFICO DI ORGANI IN CINA
29 settembre 2006: il Congresso degli Stati Uniti ha svolto per la prima volta un’audizione sul tema del traffico di organi in Cina, in particolare prelevati da praticanti del Falun Gong.
In base ad un Rapporto presentato ai deputati Usa, sono circa 41.500 i praticanti uccisi nel 2002-2005 per il prelievo dei loro organi.
Si tratta del “Rapporto sulle Asserzioni relative al Trapianto di Organi di Praticanti del Falun Gong in Cina”, datato 6 luglio 2006 e realizzato da David Kilgour e David Matas, rispettivamente ex segretario di stato e avvocato canadesi, che hanno partecipato all’audizione.
Il Congressman Dana Rohrabacher (Repubblicano della California) ha presieduto l’audizione svolta dalla Sottocommissione di Vigilanza e Inchiesta, che ricade sotto la Commissione per le Relazioni Internazionali.
Tra il 2001 e il 2005 – è scritto nel Rapporto Kilgour-Matas – sono stati effettuati in Cina più di 41.000 trapianti di organi con donatori non identificabili.
“E’ impossibile che tutti questi organi siano strati prelevati solo da prigionieri giustiziati, familiari e donatori volontari”, ha detto Rohrabacher commentando il Rapporto, aggiungendo che “l’aumento di trapianti in Cina viaggia in parallelo con l’aumento della persecuzione nei confronti del Falun Gong”.
Il Dipartimento di Stato – ha infine polemicamente sottolineato Rohrabacher – non ha inviato a quest’audizione alcun osservatore.
Per David Kilgour, ex segretario di stato canadese per l’Asia-Pacifico “è sempre più evidente che le vittime sono in larga parte “prigionieri di coscienza del Falun Gong”.
“La maggior parte delle vittime sono state condannate per nulla e assassinate da medici per i loro organi”, ha detto Kilgour, secondo cui “molti pazienti con ogni probabilità pensano di ricevere organi prelevati da assassini o stupratori ... ma dovrebbero sapere che in Cina ci sono 68 reati per cui si può essere giustiziati, compresa la frode fiscale. In realtà è probabile che l’organo provenga da un giovane prigioniero del Falun Gong”.
Kilgour e Matas chiedono in conclusione al Congresso Usa di agire con rapidità per prevenire altri trapianti di organi prelevati da praticanti del Falun Gong.
Intervenendo nel corso dell’audizione, Kirk C. Allison, Direttore di un programma per i diritti umani e la salute presso l’Università del Minnesota, ha detto che “il sistematico programma di eradicazione del Falun Gong coincide in Cina con un aumento del numero complessivo di trapianti e degli arrivi nel paese di stranieri che si sottopongono a questo tipo di interventi”.
In un articolo comparso sul giornale Epoch Times, Allison scrive che “familiari donatori e donatori con morte cerebrale contribuiscono in Cina per meno dell’1% alla disponibilità di organi.
Mentre le autorità trascurano il programma nazionale per la donazione volontaria, i trapianti di fegato sono invece passati in Cina dai circa 135 del 1998 agli oltre 4.000 del 2005.
Il prezzo per un organo – aggiunge Allison - varia dai 24.000 dollari Usa per un cinese ai 98.000 dollari per gli stranieri.
Tutto questo lascia pensare che i detenuti giustiziati e i prigionieri del Falun Gong siano le uniche vittime di questo mercato.
Da parte sua, il Governo cinese riconosce che organi vengono prelevati da detenuti giustiziati, che – dichiarano sempre le autorità - costituiscono peraltro una fonte “minore”. (Fonti: The Epoch Times, 02/10/2006)
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