CINA. CHIRURGHI GB ACCUSANO: VENDE ORGANI DI CONDANNATI A MORTE
19 aprile 2006: la Società Britannica dei Trapianti (Bts) ha accusato la Cina di vendere organi prelevati dai cadaveri dei condannati a morte.
Per i chirurghi della Bts, un insieme di prove dimostra che, una volta espiantati senza il consenso dei condannati o delle loro famiglie, gli organi vengono venduti per i trapianti.
Sebbene il numero esatto degli organi prelevati non sia noto, per la Bts potrebbero essere migliaia.
“La Società Britannica dei Trapianti condanna senza riserve ogni attività che violi i diritti umani o implichi una costrizione affinché una persona diventi un donatore di organi", ha detto in un comunicato Stephen Wigmore, presidente del comitato etico della Bts.
Lo scorso mese la Cina ha detto che vieterà la vendita di organi umani e rafforzerà le procedure per i trapianti, richiedendo il consenso scritto e restringendo il numero degli ospedali autorizzati a compiere queste operazioni.
Un portavoce del ministero degli Esteri cinese ha riconosciuto che ci sono stati casi in cui organi di condannati a morte sono stati usati senza il loro consenso, aggiungendo però che questi casi sono rari e contrari alla legge.
Le procedure usate nel caso di un condannato a morte sono severe, e sono le stesse che vengono osservate nel caso di comuni donatori volontari, ha precisato il portavoce. (Fonti: Reuters, 19/04/2006)
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