NEW YORK. PARLAMENTO STATALE RESPINGE REINTRODUZIONE PENA CAPITALE
12 aprile 2005: la Commissione Giustizia dell’Assemblea statale (Camera bassa) ha respinto con 11 voti contro 7 il progetto relativo ad una nuova legge sulla pena di morte. Nel giugno 2004 infatti, la Corte d’Appello di Albany - la più alta a livello statale prima della Corte Suprema di stato – ha dichiarato incostituzionale una parte della legge sulla pena capitale dello stato di New York, bloccando le esecuzioni. Prima del voto in Commissione Giustizia, il Senato statale – controllato dai Repubblicani – aveva approvato a larga maggioranza il nuovo progetto di legge. In Commissione, tutti e 11 i voti contrari sono venuti dai membri Democratici, mentre quattro Repubblicani e tre Democratici hanno votato per sottoporre il progetto all’Assemblea. Con sentenza emessa il 24 giugno 2004, la Corte d’Appello di Albany ha stabilito l’incostituzionalità della legge sulla pena di morte, ritenendo che in base ad essa vengano date alle giurie popolari istruzioni tali da indurle a decidere in favore delle condanne capitali. La legge prevede infatti che il giudice spieghi alla giuria popolare la possibilità di scegliere tra ergastolo senza condizionale e pena di morte, e spieghi anche che nel caso i giurati non raggiungano l’unanimità per l’una o l’altra condanna, compito del giudice sarà emettere una sentenza che potrà essere al massimo di 25 anni di detenzione, condanna che prevede la libertà condizionale.
La corte d’appello ha ritenuto che informare esplicitamente i giurati che in caso di stallo il condannato potrebbe un giorno essere scarcerato potrebbe indurre i giurati popolari a votare a favore della condanna a morte anche quando in realtà preferirebbero l’ergastolo senza condizionale. “Per quest’anno abbiamo fatto fuori la pena di morte”, ha detto il presidente della Commissione Giustizia, il Democratico Joseph Lentol, che da deputato nel 1995 – anno in cui la pena di morte è stata reintrodotta nello Stato – aveva invece votato a favore. Oggi la sua posizione è cambiata: “Quella volta ho votato in favore della pena capitale, pensando che la legge fosse in grado di ridurre al minimo gli errori. Poi, considerando i test sul DNA, capisci che si possono verificare terribili errori”, ha detto Lentol , riferendosi ai diversi casi in cui questi test hanno dimostrato come siano stati condannati a morte degli innocenti. Dal 1995 nessun condannato a morte nello stato di New York è stato giustiziato. (Fonti: Washington Post, 13/04/2005)
|