INDIA: CONFERMATE 5 CONDANNE CAPITALI PER ATTENTATO TERRORISTICO
8 aprile 2025: L'Alta corte dello stato indiano di Telangana l'8 aprile 2025 ha confermato la condanna a morte emessa nei confronti di cinque membri dei Mujahideen Indiani per l’attentato terroristico di Dilsukhnagar del 2013, respingendo il loro appello. I giudici dell’Alta corte K. Lakshman e P. Sree Sudha hanno ritenuto i cinque come responsabili delle due esplosioni avvenute a Dilsukhnagar nel febbraio 2013, che causarono 18 vittime e oltre 100 feriti. Il 19 dicembre 2016, un tribunale speciale della National Intelligence Agency (NIA) ha condannato a morte il co-fondatore dei Mujahideen Indiani, Yasin Bhatkal, e altri quattro imputati, Zia-ur-Rahman, Asadullah Akhtar, Tahseen Akhtar e Ajaz Shaikh, per aver pianificato e portato a termine l’attentato. Il 21 febbraio 2013 due potenti bombe, che erano state nascoste su delle biciclette, esplosero colpendo l’affollato mercato di Dilsukhnagar a Hyderabad. La prima esplosione avvenne alle 19:05 nei pressi della fermata dell'autobus 107 nell'area di polizia di Malakpet. Pochi minuti dopo, una seconda esplosione avvenne a 200 metri di distanza presso l'A1 Mirchi Centre, nell’area di polizia di Saroornagar a Cyberabad. Il governo inviò subito una squadra della Guardia di sicurezza nazionale (NSG) per indagare e annunciò un risarcimento di 200.000 rupie per le famiglie delle vittime e di 50.000 rupie per chi restò ferito in modo grave. Le indagini della NIA e della NSG indicarono come responsabili dell'attacco i Mujahideen Indiani, un gruppo fuorilegge. Le conclusioni dell’indagine sarebbero state confermate da un membro dei Mujahideen, Maqbool, che avrebbe dichiarato alla polizia di Delhi di aver fatto un sopralluogo a Dilsukhnagar nel 2012. (Fonte: TNN, 08/04/2025)
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