INDIA: CORTE SUPREMA ASSOLVE DETENUTO NEL BRACCIO DELLA MORTE DAL 2015
5 febbraio 2025: La Corte Suprema indiana il 28 gennaio 2025 ha assolto un uomo che era stato condannato a morte nel 2014 per lo stupro e omicidio di una ragazza di 23 anni. La sentenza della Corte Suprema ha annullato la decisione dell'Alta Corte di Bombay, citando gravi difetti nelle argomentazioni dell'accusa. La Corte Suprema ha sottolineato che quando si basa su prove circostanziali, l'accusa deve provare la colpevolezza dell'imputato oltre ogni ragionevole dubbio, un principio stabilito nel caso storico di Sharad Birdhichand Sarda. I giudici Gavai, Mishra e Viswanathan della Corte Suprema hanno rilevato "enormi buchi" nella tesi dell'accusa. "Dobbiamo giungere all'unica conclusione che l'imputato non è colpevole dei reati di cui è stato accusato", ha affermato la Corte, ordinando il rilascio dell'imputato, Chandrabhan Sudam Sanap, che si trova nel braccio della morte dal 2015. I giudici hanno stabilito che le prove circostanziali presentate non indicano in modo definitivo la colpevolezza dell'imputato. L’accusa era incentrata su prove circostanziali, tra cui filmati di telecamere di sorveglianza, affermazioni di testimoni e una presunta confessione, tuttavia la Corte ha ritenuto inammissibili i filmati CCTV a causa della mancata presentazione da parte dell'accusa del certificato necessario ai sensi della Sezione 65-B(4) della Legge Indiana sulle Prove. Inoltre, le dichiarazioni di testimoni che affermavano di aver visto insieme l'imputato e la vittima sono state ritenute inattendibili, poiché sono state registrate mesi dopo l'incidente, senza una spiegazione adeguata del ritardo. La Corte Suprema ha anche esaminato la confessione extragiudiziale presumibilmente resa dall'imputato, respingendola come prova debole senza riscontri. L'affidamento dell'accusa a questa confessione è stato ritenuto insufficiente a motivare la condanna. La Corte Suprema ha così concluso che l'accusa non sia riuscita a dimostrare la colpevolezza dell'imputato oltre ogni ragionevole dubbio, decidendo di assolvere l’imputato. (Fonte: FPJ, 29/01/2025; Hindustan Times, 29/01/2025)
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