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USA - Marcellus Williams
USA - Marcellus Williams
USA - Missouri. Marcellus Williams, 55 anni, nero, è stato giustiziato il 24 settembre

24 settembre 2024:

24/09/2024 - Missouri. Marcellus Williams, 55 anni, nero, è stato giustiziato il 24 settembre
Nonostante le obiezioni della famiglia della vittima e del pubblico ministero, che voleva che la condanna a morte fosse commutata in ergastolo.
L'uomo è stato giustiziato con un'iniezione letale alle 18:00 presso l'Eastern Reception, Diagnostic and Correctional Center di Bonne Terre.
Williams era stato condannato per l'omicidio nel 1998 di Lisha Gayle, accoltellata durante un furto in casa.
Williams ha avuto una visita finale con l'Imam Jalahii Kacem dalle 11:00 alle 12:30 circa.
Intorno alle 16:50, l’Amministrazione Penitenziaria ha ricevuto la notizia che tutte le istanze erano state respinte dalla Corte Suprema degli Stati Uniti e circa un'ora dopo i testimoni, tra cui il figlio di Williams e due dei suoi avvocati, sono stati trasferiti nell'area di osservazione della prigione.
Alle 18:00, il Procuratore Generale dello Stato Andrew Bailey ha comunicato all’Amministrazione Penitenziaria che non c'erano impedimenti legali all'esecuzione.
Mentre Williams giaceva in attesa dell'esecuzione, sembrava conversare con il suo consigliere spirituale seduto accanto a lui. Williams ha mosso i piedi sotto il lenzuolo bianco tirato fino al collo e ha mosso leggermente la testa mentre il suo consigliere spirituale continuava a parlare. Poi il petto di Williams si è sollevato una mezza dozzina di volte e non ha mostrato altri movimenti. Nessuno era presente per conto della famiglia della vittima.
L'iniezione letale è stata somministrata alle 18:01 e Williams è stato dichiarato morto alle 18:10.
L’Amministrazione Penitenziaria ha rilasciato una breve dichiarazione che Williams aveva scritto in anticipo, dicendo: “Sia lodato Allah in ogni situazione!!!”.
Circa 100 manifestanti erano presenti nel carcere per protestare contro la pena capitale e l'esecuzione di Williams.
La NAACP (National Association for the Advancement of Colored People, la più importante associazione per la difesa dei diritti civili delle persone di colore) era stata tra coloro che avevano sollecitato il governatore repubblicano Mike Parson ad annullare l'esecuzione. “Stanotte il Missouri ha linciato un altro nero innocente”, ha dichiarato in un comunicato il presidente della NAACP Derrick Johnson.
Parson e la Corte Suprema dello Stato hanno respinto i suoi appelli in rapida successione lunedì, e la Corte Suprema degli Stati Uniti ha rifiutato di intervenire poche ore prima della sua esecuzione.
Il mese scorso, i parenti di Gayle hanno approvato un accordo tra l'ufficio del procuratore della contea di St. Louis e gli avvocati di Williams per commutare la sentenza in ergastolo. Ma la Corte Suprema dello Stato, su ricorso dell'ufficio del Procuratore Generale del Missouri Andrew Bailey, ha annullato l'accordo.
Gayle, 42 anni, era una assistente sociale ed ex giornalista del St. Louis Post-Dispatch. Secondo l’accusa Williams si era introdotto in casa della vittima l'11 agosto 1998, e quando la donna è uscita dal bagno dopo aver fatto la doccia lui l’avrebbe accoltellata 43 vote. Vennero la borsa e il computer portatile del marito.
Le autorità hanno detto che Williams ha rubato una giacca per nascondere il sangue sulla camicia. La sua ragazza gli aveva chiesto perché indossasse una giacca in una giornata calda. La donna ha detto di aver poi visto la borsa e il computer portatile nella sua auto e che Williams aveva venduto il computer un giorno o due dopo.
I procuratori hanno anche citato la testimonianza di Henry Cole, che aveva condiviso la cella con Williams nel 1999 mentre Williams era in carcere per accuse non correlate. Cole ha detto ai procuratori che Williams aveva confessato l'omicidio e ne aveva fornito i dettagli.
Gli avvocati di Williams hanno risposto che la fidanzata e Cole erano stati entrambi condannati per reati minori, e le testimonianze servivano a farsi ridurre la pena. Inoltre volevano incassare una ricompensa di 10.000 dollari legata al caso. Hanno detto che le impronte digitali, un'impronta di scarpa insanguinata, i capelli e altre prove sulla scena del crimine non corrispondono a quelle di Williams.
I dubbi sulla prova del DNA hanno portato il procuratore di St. Louis, Wesley Bell, a richiedere un'udienza per contestare la colpevolezza di Williams. Ma pochi giorni prima dell'udienza del 21 agosto, nuovi test hanno dimostrato che il DNA sul coltello apparteneva a membri dell'ufficio del procuratore che lo avevano maneggiato senza guanti dopo i test originali del laboratorio.
Senza prove del DNA che indicassero un sospetto alternativo, gli avvocati del Midwest Innocence Project hanno raggiunto un compromesso con l'ufficio del procuratore: Williams si sarebbe dichiarato innocente per omicidio di primo grado in cambio di una nuova condanna all'ergastolo senza condizionale. Una dichiarazione “no contest” non è un'ammissione di colpevolezza, ma viene trattata come tale ai fini della sentenza.
Il giudice Bruce Hilton ha dato la sua approvazione, così come la famiglia di Gayle. Ma il procuratore generale del Missouri Andrew Bailey ha fatto ricorso e la Corte Suprema dello Stato ha bloccato l'accordo e ordinato a Hilton di procedere con un'udienza probatoria, che si è svolta il mese scorso.
Il 12 settembre Hilton ha stabilito che la condanna rimaneva confermata, notando che le argomentazioni di Williams erano state tutte già presentate in precedenza, e respinte. La decisione è stata confermata lunedì dalla Corte Suprema dello Stato.
Gli avvocati di Williams, che era nero, hanno anche contestato l'equità del processo, in particolare il fatto che solo uno dei 12 giurati fosse nero. Tricia Bushnell del Midwest Innocence Project ha detto che il procuratore del caso, Keith Larner, ha rimosso sei dei sette potenziali giurati neri.
Larner ha testimoniato all'udienza di agosto di aver eliminato un potenziale giurato nero in parte perché assomigliava troppo a Williams - un'affermazione che secondo gli avvocati di Williams dimostrava un pregiudizio razziale improprio.
Williams diventa il terzo prigioniero giustiziato quest'anno in Missouri, il 100° da quando lo Stato ha ripreso le esecuzioni nel 1989, il 15° quest'anno negli Stati Uniti e il n. 1597 da quando la nazione ha ripreso le esecuzioni nel 1977.

https://apnews.com/article/missouri-execution-marcellus-williams-8be20e2f252992610a30fa0cfef4185a

(Fonte: Associated Press, 24/09/2024)

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